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Bimbo di 3 anni rischia la vita perché il Comune di Napoli non paga le cure

Il piccolo è portatore di una grave patologia che l’ha sottoposto, in tre anni di vita, a sette interventi chirurgici.
A cura di Daniela Caruso
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È solamente un bambino di 3 anni. Dovrebbe giocare allegramente con la sua mamma e il suo papà, ma non è così: è costretto, invece, a sottoporsi a dodici ore di dialisi, poiché affetto da una grave patologia che non gli permette di divertirsi e condurre la vita di un bambino della sua età. La gravità della situazione, però, non finisce qui. A peggiorarle ulteriormente le cose è il fatto che il Comune di Napoli non paga le rette dallo scorso mese di ottobre. Pertanto, il piccolo rischia di perdere la vita per mancanza di cure.

Il piccolo Francesco è stato abbandonato dai genitori: a denunciare la delicata e drammatica situazione alle istituzioni è Luigi De Gennaro, presidente della casa famiglia "Stella" di Tocca Caudio di Benevento. Da quando è nato, Francesco, questo è il nome del bambino, è stato affidato ai servizi sociali del Comune di Napoli, poiché i suoi genitori lo hanno abbandonato. Come spiega il presidente della struttura, "Da allora il piccolo ha necessitato di continue e costanti cure e di numerosi ricoveri in strutture specializzate per il continuo aggravarsi delle sue condizioni fisiche".

Il bambino è stato sottoposto a sette interventi chirurgici: De Gennaro spiega, inoltre, che Francesco non ha avuto vita facile in soli tre anni: "Ad ora non pervenendo sussidi e pagamenti delle rette da parte del comune di Napoli si mette a rischio la sopravvivenza della struttura e la incolumità del piccolo Francesco che, dopo tante disavventure, ha finalmente trovato un suo equilibrio affettivo ed emozionale con persone che lo assistono e lo amano da quasi tutta la vita". 

La risposta del Comune di Napoli. L'amministrazione comunale, dal canto suo, risponde alla vicenda, affermando quanto segue:

La casa famiglia Stella non corre certo il pericolo di chiusura a causa del mancato pagamento delle rette per il piccolo Francesco, visto che la struttura ospita sei bambini di cui solo il piccolo Francesco proveniente dal comune di Napoli. Si precisa, soprattutto, che non è stato possibile effettuare il pagamento delle rette da ottobre perchè la polizia giudiziaria ha acquisito rendiconti e fatture su mandato della Procura della Repubblica nell'ambito della nota inchiesta relativa alle case famiglia.

Questo è quanto emerge da una nota di Sergio D'Angelo, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, il quale conclude, dichiarando che "I servizi sociali del Comune sono stati già allertati da alcuni giorni per individuare una diversa struttura di accoglienza maggiormente idonea alle necessita di assistenza del piccolo Francesco".

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