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Bimbo di 2 anni azzannato un pitbull, intervento di 4 ore al Gaslini per ricostruirgli il volto

I medici dell’ospedale Gaslini di Genova hanno sottoposto un bimbo di 2 anni a un intervento chirurgico di 4 ore per ricostruirgli il volto dopo l’attacco di un pitbull.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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L'equipe medica del Gaslini di Genova ha ricostruito il volto di un bimbo di appena 2 anni azzannato da un pitbull a Vallecrosia. Il bimbo è stato sottoposto a un complesso intervento tra il 18 e il 19 luglio: l'operazione ha coinvolto un'equipe di anestesisti, rianimatori, chirurghi maxillo facciali, otorini e oculisti del Gaslini e del Galliera. Il piccolo non è più in pericolo di vita e dopo l'intervento svolto con successo, dovrà affrontare un lungo periodo di convalescenza.

"Siamo molto soddisfatti di questo risultato – ha fatto sapere il direttore del dipartimento emergenza dell'ospedale Gaslini di Genova. Andrea Moscatelli -. si tratta di un intervento molto complesso, necessario a causa dell'entità delle ferite riportate dal piccolo paziente. La nostra equipe medica ha ricostruito l'estesissima lacerazione al naso, la frattura alla mandibola, la grave lesione della palpebra e dell'orbita dell'occhio destro. Siamo riusciti a conservare e riposizionare il bulbo oculare, ma la completa o parziale funzionalità dell'occhio potrà essere valutata solo nelle prossime settimane".

Il direttore sanitario del Gaslini. Raffaele Spiazzi, ha ringraziato i medici che si sono occupati dei soccorsi, del trasporto in elicottero fino alla collaborazione per l'operazione medica- "Tutti, dai soccorritori fino al trasporto in elicottero con conseguente lavoro di squadra degli specialisti di Gaslini e Galliera hanno dato il massimo. Voglio ringraziare tutti loro perché le cose hanno funzionato in modo rapido e perfetto, assicurando al piccolo la migliore risposta possibile alla tragica aggressione"

Ora il bimbo di 2 anni dovrà affrontare un lungo periodo di convalescenza, seguito dai medici che lo hanno operato e dalla famiglia che in questo lasso di tempo gli è rimasta accanto, aspettando sue notizie nei corridoi del nosocomio genovese.

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