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Bimbo costretto a vedere il papà pedofilo: la denuncia di una mamma

La donna si è rivolta a un legale che ha denunciato gli assistenti sociali: l’ex marito è stato rinviato a giudizio per abusi sessuali su minori. Il bambino non vorrebbe più vedere il proprio genitore, dissenso manifestato anche davanti agli stessi operatori.
A cura di B. C.
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"Il figlio della mia assistita viene costretto dai servizi ad incontrare il padre, dopo che l'uomo è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver compiuto abusi sessuali. L'uomo aveva molestato anche la sorellina". E' questo il motivo che ha spinto l'avvocato Francesco Miraglia del foro di Modena a denunciare una psicologa ed un'assistente sociale di un consultorio dell’Alta Padovana che fa capo ai Servizi sociali dell'Ulss 15 sono state querelate. La vicenda risale al 2007: "la donna sospetta che il compagno molesti la figlia e quest'ultima, interrogata nel Tribunale di Padova, racconta di come sia stata obbligata dall'uomo a vedere film pornografici, a denudarsi davanti a lui e di come questo adulto la ritenga ‘l'unica donna della sua vita', invitandola poi, compiuti i quattordici anni, a ‘vivere insieme per essere una famiglia' ", racconta il legale al Gazzettino.

Il fratello più piccolo, nel frattempo, viene obbligato a chiamare "mamma" la sorella e a subire i primi abusi – ricostruisce il legale – Il bimbo già all'epoca comincia a dare i primi segni di insofferenza. Il suo comportamento cambia ogni volta che incontra il padre che, nel frattempo, non abita più con loro. Anche il bambino viene ascoltato dal Giudice e nel 2012, l'uomo viene rinviato a giudizio con l'accusa di violenza sessuale sul proprio figlio. Malgrado questo, il Tribunale per i Minori di Venezia obbliga il piccolo a vedere comunque il padre presso i Servizi sociali. Il bambino non approva la scelta e manifesta più volte il suo dissenso, anche davanti agli stessi operatori".

Operatori che invece "accusano" la mamma di manipolare il figlio a suo favore. Ancora più "incredibile", sottolinea Miraglia, quanto prospettato alla madre: “Se il figlio non incontra il padre l’alternativa sarà l'allontanamento dalla famiglia.” "Tutte queste accuse – spiega Miraglia – non solo non sono supportate da documenti, da testimonianze, ma denotano come ci sia stato un vero e proprio accanimento contro la donna, che io ritengo ingiustificato. Se il figlio non incontra il padre, è stato detto alla madre, l'alternativa è l'allontanamento".

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