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Bimbi maltrattati a Cosenza, parlano la mamma e la nonna: “Mai picchiati, tante cose inventate dai medici”

La mamma e la nonna dei due bimbi di 2 e 4 anni ricoverati a Cosenza con segni di percosse hanno raccontato la loro versione dei fatti ai microfoni di Pomeriggio Cinque. “Mai picchiati, tante cose inventate o ingigantite dai medici”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Tante cose sono state inventate e ingigantite dai medici dell'ospedale". A dirlo ai microfoni di Pomeriggio Cinque, trasmissione Mediaset, sono la mamma e la nonna dei due fratellini di due e 4 anni ricoverati a Cosenza nel reparto di chirurgia pediatrica con fratture, lesioni e segni di percosse. Le due donne sono indagate per maltrattamenti sui due bimbi e per entrambe l'autorità giudiziaria ha disposto l'allontanamento. 

"Non abbiamo mai picchiato i bambini. Tante cose sono state inventate o ingigantite. L'ultima volta che ho visto mio figlio ero in ospedale con lui e improvvisamente sono venuti a togliermelo dalle braccia – ha raccontato la mamma dei due fratellini -. Nello stesso momento hanno tolto a mia madre il più piccolo che era già a casa. Da quel momento non li ho più sentiti o visti. I bimbi sono stati vittime di cadute accidentali giocando, è questa la verità. Ci batteremo fino alla fine per far emergere la verità, perché non posso perdere così i miei figli".

La donna ha negato le accuse rivolte al compagno dall'accusa, secondo la quale l'uomo sarebbe l'autore dei presunti maltrattamenti sui due minori. "sapeva che avevo due figli e li ama e li rispetta più di quanto faccia con me, anche più di quanto fa il padre naturale. Abbiamo dovuto portare in ospedale il più piccolo perché è caduto dalla moto che gli avevamo regalato e si è rotto un polso. L'altro lo abbiamo portato perché perdeva sangue dalla bocca dopo essersi morso".

La nonna dei due bimbi ha affermato di "sentirli come figli". "Non avrei mai potuto far loro del male o permettere a qualcuno di far loro questo Mi ritrovo come il mostro della situazione solo perché ho avuto lo scrupolo di portare mio nipote in ospedale. Chiedo giustizia che venga fuori la verità su quanto accaduto" ha concluso ai microfoni della trasmissione Mediaset.

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