Bimbi dimenticati in auto, Sinistra italiana propone un sistema d’allarme per salvarli
Un sistema di allarme che segnali la presenza del bambino nel seggiolino del veicolo. Con questa proposta Sinistra italiana, vuole "scongiurare possibili e inspiegabili tragedie", come quella accaduta oggi a Vada, in provincia di Livorno, dove una bambina di un anno e mezzo è morta dopo essere stata dimenticata in auto per quattro ore dalla madre. Un episodio che, purtroppo, ha avuto diversi precedenti: tre anni fa, a Piacenza, un padre ha dimenticato il figlio di due anni chiuso in auto, provocando la morte del bambino.
"In Parlamento dall’ottobre 2014 è depositata una proposta di legge di Sinistra Italiana per affrontare il problema", si legge in una nota del gruppo. I primi firmatari di questo disegno sono Gianni Melilla, Arturo Scotto, Filiberto Zaratti, Stefano Quaranta, Daniele Farina, Lara Ricciatti, Annalisa Pannarale, Marisa Nicchi.
Si tratta, sostanzialmente, si aggiungere al comma 1 dell'articolo 172 del codice della strada la frase "e dotato di un dispositivo di allarme anti-abbandono". Per i parlamentari di Si, dunque, è "quanto mai urgente introdurre nuove disposizioni nel codice della strada, in forza delle quali diventi obbligatorio adottare un sistema di allarme che segnali la presenza del bambino nel seggiolino del veicolo". Nell'introduzione alla proposta di legge viene segnalata l'esistenza di un brevetto italiano "premiato dal Centro Nazionale delle Ricerche e messo a punto da un gruppo di studenti di un istituto tecnico di Bibbiena": "Il dispositivo si chiama ‘seggiolino salva bimbi' e segnala appunto la presenza del bambino nel seggiolino quando si spegne il motore e si chiude la portiera dell’automobile".