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Bimbi appena nati positivi alla cocaina: la madre li lascia in ospedale a Palermo per farli adottare

Per ora i due bimbi, un maschietto e una femminuccia nati nei giorni scorsi, rimangono in ospedale dove vengono tenuti sotto stretta osservazione dai medici ma del caso è stata già informata la procura dei Minori che provvederà a stabilire poi a chi affidarli.
A cura di Antonio Palma
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Appena nati sono risultati già positivi alla cocaina e la madre, che ha problemi di tossicodipendenza, ha deciso di lasciarli in ospedale senza riconoscerli, come è suo diritto. È accaduto in Sicilia all’ospedale "Buccheri La Ferla" di Palermo dove è già scattata la gara solidarietà per prendersi cura dei neonati.

Per ora i due bimbi, un maschietto e una femminuccia nati nei giorni scorsi, rimangono in ospedale dove vengono tenuti sotto stretta osservazione dai medici ma del caso è stata già informata la procura dei Minori, come prevede la legge, che provvederà a stabilire poi a chi affidarli.

La procura per i minorenni al momento li ha affidati temporaneamente al direttore sanitario dello stesso ospedale palermitano dove sono nati e dove probabilmente resteranno per diverso tempo visto che, come riporta Repubblica, la loro positività alla cocaina preoccupa medici e infermieri. Successivamente, se la madre non tornerà riprenderli entro dieci giorni, i piccoli verranno dichiarati adottabili.

Una decisione quest’ultima che appare quasi scontata visto che la donna soffre di gravi problemi di tossicodipendenza, come dimostra la positività ala droga dei neonati, e non potrebbe occuparsi di loro in maniera adeguata. La legge in merito all’adottabilità di bimbi lasciati in ospedale senza riconoscimento prevede che la famiglia biologica abbia la precedenza su chiunque ma anche questa ipotesi, nel caso specifico, appare remota.

Come hanno accertato i sanitari dell’ospedale del capoluogo siciliano, infatti, la donna sarebbe stata costretta a lasciare i suoi bimbi perché priva di un appoggio esterno. La stessa gravidanza sarebbe stata trascurata perché la donna sarebbe stata costretta ad affrontarla senza nessuno al suo fianco, né un compagno né amici né parenti. La donna pare che abbia avuto altri figli in passato, anche loro mai riconosciuti e poi adottati.

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