Bimba scomparsa a Firenze, l’appello del prete per Kata: “Fatela tornare tra noi, restiamo fiduciosi”
"Vogliamo che Kataleya possa tornare con noi, ma per questo dobbiamo fare anche noi uno sforzo, dobbiamo lasciare da una parte i pensieri cattivi, che fanno diventare tante volte un giudice, un investigatore".
Arriva da padre Juan Manuel Núñez Rubio, agostiniano dell’Assunzione, cappellano della comunità latino-americana nell’omelia della messa nella chiesa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi in Borgo Pinti a Firenze, l'ennesimo appello per Kata, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa ormai due settimane fa mentre giocava nel cortile dell'ex hotel Astor dove viveva insieme alla mamma.
"Preghiamo anche per i suoi genitori – ha aggiunto padre Juan -. In questo momento non possiamo giudicarli, dobbiamo accompagnare il dolore di tutti, e soprattutto restare saldi nel Signore. La paura è grande perché non c’è risposta, non c’è un indizio che ci porti alla verità, ma il Signore continua a dire di non avere paura: lui è presente, tutto può essere essere cambiato".
Infine, si è rivolto a chi sta continuando a fare le indagini sulla scomparsa della piccola. "Dobbiamo continuare a camminare insieme, non lasciarsi ingannare da tutte le notizie o piccole ipotesi che arrivano alla nostra mente: dobbiamo lasciare che i professionisti lavorino e che siano loro a dare risposte, la strada non è facile ma vogliano restare fiduciosi di trovare la verità, di trovare Kataleya in vita: Sono sicuro che sarà così".
Continuano infatti senza sosta le ricerche di Kata. L'ultima informazione che potrebbe essere utile agli inquirenti è arrivata da un video registrato dalla telecamera di videosorveglianza di una pizzeria in via Veracini, all’incrocio con via Monteverdi, a un centinaio di metri dall’ingresso posteriore dell’hotel Astor, e in cui si sentirebbe una bambina urlare. Non ci sono le immagini in quel filmato ma solo quel grido che gli inquirenti ritengono compatibile con gli orari della scomparsa di Kata.