Bimba scomparsa a Firenze: i pm chiedono l’autorizzazione per fare interrogatori in Perù
I pubblici ministeri di Firenze che stanno indagando sulla scomparsa di Kata, la bambina peruviana di 5 anni di cui non si hanno più notizie dal 10 giugno scorso, avrebbero intenzione di richiedere una rogatoria per poter effettuare alcuni interrogatori in Perù.
Lo riporta oggi, mercoledì 30 agosto, il quotidiano toscano La Nazione, che fa risalire la richiesta all'ipotesi che la bambina, che abitava nell'ex hotel Astor nel capoluogo toscano con la madre, possa essere stata rapita per sbaglio. Dietro alla sua sparizione potrebbe infatti esserci una vicenda di droga, risalente allo scorso anno.
L'ipotesi sul rapimento della bambina
Secondo quanto riferito, nel 2022 le forze dell'ordine avrebbero effettuato una perquisizione a casa di un trafficante di droga peruviano. La donna che viveva con lui sarebbe poi andata a vivere nell'ex hotel Astor, occupato nello stesso anno qualche mese dopo, insieme alla figlioletta di 5 anni, la stessa età di Kata.
Da qui nasce l'ipotesi che la piccola, scomparsa il 10 giugno scorso, sia stata rapita per errore. Secondo chi indaga, si sarebbe trattato di uno scambio di persona: i presunti rapitori, infatti, potrebbero aver agito per vendicarsi proprio dell'ex convivente del trafficante peruviano sottoposto a perquisizione domiciliare.
L'uomo, poi estradato in Perù, si sarebbe trovato in cella insieme allo zio paterno della bimba rapita a Firenze e la rogatoria, che non sarebbe stata ancora formalizzata, aggiunge La Nazione, servirebbe per interrogare proprio i due uomini.
La scomparsa di Kata
La bimba scomparsa ormai da più di due mesi si chiama Kataleya Alvarez Chicclo, conosciuta da tutti come "Kata", e viveva nell’ex hotel Astor, a Firenze, occupato abusivamente da alcune famiglie. A riprendere gli ultimi minuti prima che la piccola sparisse senza lasciare tracce è stata una telecamera di sorveglianza che si trova nei pressi dell' ex albergo.
Nelle immagini si vede Kata uscire dal cancello del luogo dove abitava per rientrarvi subito dopo aver lasciato i suoi amici, intorno alle 15.13 del giorno della scomparsa. È stata la madre a dare l'allarme: la donna era al lavoro in un supermercato quando, al suo ritorno, si è accorta dell'assenza della bimba. La procura di Firenze ha quindi aperto un fascicolo per sequestro di persona a fini di estorsione ma alla famiglia non è arrivata nessuna richiesta di riscatto. Intanto, s'indaga anche per capire se la piccola sia ancora in Italia.