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Bimba lasciata in auto a Teramo resta in gravi condizioni

La bimba lasciata in auto per 6 ore sotto il sole resta ancora in gravi condizioni. Durante l’intervento chirurgico di ieri è stato evidenziato un edema celebrale che si aggiunge ad un quadro di insufficienza renale.
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Qualche giorno fa avevamo dato notizia della bimba lasciata in auto al sole per 6 ore dal padre. Diversamente da come accadeva ogni mattina l'uomo non ha lasciato la piccola all'asilo nido e, durante la pausa pranzo ha trovato la piccola esanime. Nonostante i tentativi di rianimarla, il quadro è apparso sin dai primi momenti abbastanza complesso e la piccola è stata trasporta d'urgenza all'Ospedale Salesi di Ancona. Mentre la Procura di Teramo ha deciso di aprire un'inchiesta sull'uomo, secondo fonti Ansa la bimba purtroppo non è ancora fuori pericolo di vita.

Nella giornata di ieri il bollettino medico, seppure grave, lasciava ben sperare: era stato ristabilito l'equilibrio elettrolitico e gli arti sembravano muoversi. Ciononostante  lo stato di coma spontaneo permaneva e, non essendo ancora fuori pericolo di vita, la prognosi restava riservata. Stamane attraverso un bollettino medico diffuso dall'Ospedale Salesi di Ancona è stato reso noto che l'intervento di decompressione cerebrale  avvenuto ieri pomeriggio ha evidenziato un edema cerebrale consistente, che si aggiunge ad un quadro complessivo di insufficienza renale.

Nel bollettino medico diffuso oggi si legge: "Nelle ultime ore si sta assistendo a un peggioramento del quadro clinico". Insomma,  apprensione e panico attanagliano i due genitori che, assistiti da una psicologa, temono per le sorti della figlioletta, mentre la madre è all'ottavo mese di gravidanza. Il caso ha scaldato oltremisura l'opinione pubblica, profondamente scossa dalla storia. Al di là degli schieramenti di sorta, che riteniamo inappropriati perchè di mezzo c'è la vita di una bambina, occorre ricordare che questo è soltanto l'ultimo di una serie di casi che evidenziano, senza dubbio, un quadro complessivo di stress dell'intera società italiana sopraffatta da ritmi di lavoro  impietosi.

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