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Bimba di 8 anni abusata ripetutamente nei bagni di scuola, bidello a processo a Brindisi

Nei bagni della scuola, secondo la Procura, il 59enne attendeva la bimba che usciva di classe per i bisogni fisiologici e abusava di lei sessualmente. ll Gup ha disposto il processo a carico del collaboratore scolastico.
A cura di Antonio Palma
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Un collaboratore scolastico è stato rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Brindisi con la pesantissima accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una bambina di soli 8 anni che frequentava la scuola in cui l’uomo lavorava. La delicata e terribile vicenda sarebbe iniziata tre anni fa quando l’uomo venne individuato dai carabinieri dopo la denuncia della madre della piccola alunna che si era accorta che qualcosa non andava.

Secondo quanto ricostruito dall’accusa, le violenze sessuali sulla minore sarebbero andate avanti per diverso tempo nel corso del 2021 fino a che la piccola non aveva esternato segni evidenti di malessere che hanno fatto scattare il campanello di allarme. Scenario degli abusi i bagni della scuola elementare di un comune della provincia di Brindisi.

Nei bagni della scuola, secondo la Procura, l’uomo, oggi 59enne, attendeva la bimba che usciva di classe per i bisogni fisiologici e abusava di lei sessualmente. Atteggiamenti che sarebbero andati avanti per diverso tempo fino a suscitare nella bimba un forte stato di disagio psicologico.

L’indagine era partita proprio quando la madre e alcuni assistenti sociali avevano percepito il malessere della piccola e avevano indagato in maniera più approfondita cercando di capirne i motivi. La piccola aveva così rivelato quanto avrebbe subito a scuola, facendo scattare immediatamente la segnalazione agli organi competenti e una denuncia ai carabinieri.

Durante le indagini, la piccola ha ribadito i terribili racconti che la Procura brindisina ha voluto cristallizzare anche con un incidente probatorio per ricostruire al meglio il quadro indiziario. Ieri le parti sono apparse in tribunale davanti al Gup che ha disposto che l’uomo vada a processo. Nel procedimento giudiziario la madre della minore si è costituita parte civile.

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