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Bimba di 6 anni operata a Massa: nata con il cuore a destra, all’estero avevano rinunciato a curarla

Già sottoposta all’estero a due interventi non risolutivi, la piccola Aimisei è stata salvata dai medici della Fondazione Monasterio. La piccola è nata con il cuore che batte a destra e una conformazione anatomica tale da determinare una circolazione sanguigna diversa.
A cura di Biagio Chiariello
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La piccola, Aimisei, una bambina di 6 anni, di origine straniera, è nata con il cuore che batte a destra, una conformazione anatomica tale da determinare una circolazione sanguigna diversa. All'Ospedale del cuore della Fondazione Monasterio a Massa (Massa Carrara) l'hanno sottoposta all"intervento risolutivo" che ha quindi risolto la grave cardiopatia congenita che la affliggeva.

Un pool multidisciplinare ha studiato il cuore della piccola su un modello 3D, poi Aimisei è stata operata da Vitali Pak, che guida la cardiochirurgia pediatrica e del congenito adulto. A distanza di 20 giorni, la bambina è stata dimessa: sta bene ed è tornata alla vita normale, dai suoi genitori e dalla sorellina gemella Alia.

Aimisei era stata operata una prima volta nel 2017, a Berlino, per una riparazione della valvola atrio-ventricolare, operazione "che non è una risposta definitiva"così come il secondo intervento, eseguito l'anno dopo, per una insufficienza della valvola tricuspide, spiegano dall'ospedale. La Fondazione Monasterio evidenzia come si sia "rinunciato all'intervento risolutivo".

La terza operazione è stata quella decisiva; all'Ospedale del cuore a Massa, appunto, dove "un intervento correttivo definitivo su un'altra piccola paziente con il cuore a destra associato con la doppia discordanza cardiaca è già stato eseguito con ottimi risultati. Viene organizzato un consulto multidisciplinare": nell'equipe c'è anche Simona Celi, ingegnere meccanico, ricercatrice di bioingegneria e responsabile del BioCardioLab.

Quest'ultima, con il gruppo di ricercatori che la affianca, ha creato il modello 3D del cuore delle bimbe. È su quel modello che lo staff medico definisce le modalità di azione e stabilisce, insieme, di eseguire l'intervento definitivo “doppio-switch” con una procedura definita ‘senning-jatene’, che consiste "in uno switch atriale in cui i flussi venosi atriali vengono ridirezionati verso i ventricoli di rispettiva competenza, e in uno switch arterioso in cui aorta e arteria polmonare vengono riconnessi ai ventricoli corretti".

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