Bimba di 18 mesi morta per aver ingoiato una pila. L’ospedale: “Sostanze rilasciate hanno leso l’aorta”
"Le sostanze rilasciate hanno leso l'aorta". Questa la causa del decesso della bimba di 18 mesi morta in ospedale a Massa Carrara dopo essere stata ricoverata prima all’ospedale Le Scotte di Siena (due volte) e infine trasferita d’urgenza nella struttura dove alla fine, purtroppo, è spirata. La piccola avrebbe ingerito una pila, piatta, scatenando episodi di vomito.
I genitori, di origine straniera ma residenti da tempo nel Senese, adesso chiedono giustizia e la procura apuana ha aperto un’indagine, affidata ai carabinieri. A La Nazione, l’avvocato Vincenzo Bonomei del foro di Montepulciano (Siena), che segue la famiglia dichiara: "I genitori sono disperati e piegati dal dolore per una perdita così grave ma c’è da parte loro la ferma volontà di capire perché è morta la figlia. Di cercare la verità".
La bambina era stata portata al pronto soccorso del policlinico Le Scotte di Siena martedì 5 novembre a causa di un malessere. Dopo 10 ore di accertamenti, era stata dimessa. Ma quattro ore dopo il ritorno a casa, ha avuto una ricaduta ed è stata riportata in ospedale, questa volta in terapia intensiva.
Secondo quanto riportato, la causa del primo ricovero sarebbe stata l’ingestione accidentale di una pila, che i genitori non avevano notato e quindi non avevano segnalato allo staff sanitario. L'oggetto è stato scoperto e rimosso durante il secondo ricovero a Siena, ma le sostanze chimiche rilasciate avrebbero provocato danni gravissima alla piccola paziente.
Martedì 12 novembre, è stata trasferita all'ospedale di Massa, dove era stata predisposta la sala operatoria per un intervento cardiaco. Tuttavia, non c'è stato il tempo per intervenire, poiché la bambina è morta a subito dopo il suo arrivo. È stata avviata un'inchiesta d'ufficio.
"Sono stati seguiti tutti i protocolli standard previsti in situazioni del genere, ma successivamente le condizioni della bambina sono peggiorate, probabilmente a causa delle sostanze rilasciate dalla batteria, che hanno avuto un effetto dannoso sull’aorta", si legge in una nota congiunta dell’Aou Senese per il policlinico Le Scotte e dell'ospedale Monasterio, responsabile dell’ospedale del Cuore-Massa.