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Bimba caduta dal balcone a Torino, accertamenti sui genitori: la Procura indaga per trascuratezza

La Procura sta conducendo accertamenti sui genitori della bimba di 4 anni salvata per miracolo da un passante dopo la caduta dal quinto piano di un palazzo a Torino. I magistrati vogliono scongiurare la “trascuratezza genitoriale”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Presa al volo da un giovane di 37 anni che stava passeggiando sul marciapiede di via Nizza a Torino in compagnia della fidanzata. Sembra un miracolo, invece è la storia di una bimba di neppure 4 anni protagonista di un incredibile salvataggio dopo un volo dal quinto piano. La piccola non è in pericolo di vita e neppure il suo salvatore, Mattia Aguzzi, ha riportato ferite gravi.

Dopo un lieto fine per niente scontato, bisognerà capire come una bimba di neppure 5 anni sia potuta finire appesa alla ringhiera del balcone di casa, al quinto piano, senza che nessuno allertasse i soccorsi. Per questo motivo i magistrati stanno indagando insieme alla  Procura ordinaria e dei minori di Torino. Mentre la bimba veniva visitata all'ospedale Regina Margherita, le forze dell'ordine indagavano sulla vita privata di quella famiglia residente nell'appartamento al quinto piano di via Nizza.

Subito dopo l'episodio, la mamma e il papà della piccola avevano raccontato che la bimba stava giocando sul balcone mentre loro riordinavano casa. Stando al loro resoconto, l'avevano lasciata fare per poter pulire l'appartamento senza problemi.

Il palazzo da cui è caduta la bimba e il ragazzo che l'ha salvata, Mattia Aguzzi
Il palazzo da cui è caduta la bimba e il ragazzo che l'ha salvata, Mattia Aguzzi

Una disattenzione che secondo le forze dell'ordine avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche e che i pubblici ministeri dovranno valutare attentamente per scongiurare un quadro di "trascuratezza genitoriale".

Una volta accertata la capacità di prendersi cura della bambina, cadono sotto la giurisdizione della Procura dei minori le eventuali conseguenze civilistiche dell'accaduto.

Non è la prima volta, purtroppo, che una disattenzione simile mette a repentaglio la vita di un bambino: nell'aprile scorso il tribunale di Lecce aveva condannato una coppia di genitori a quattro mesi di reclusione (con patteggiamento e sospensione condizionale della pena) per abbandono di minore, un bimbo di 3 anni caduto dal primo piano che aveva riportato lesioni lievi.

Il giorno dell'incidente, il padre stava dormendo e la madre era andata al lavoro. Il piccolo aveva iniziato a piangere per poi arrampicarsi su una sedia, sporgersi e cadere dalla finestra. Questa volta, invece, entrambi i genitori erano presi dalle faccende domestiche, tanto da perdere di vista la figlia, anche se solo per pochi secondi.

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