Bimba annegata a due anni, aperta un’indagine: omicidio colposo e omessa vigilanza
Omicidio colposo per omessa vigilanza. È questa l’ipotesi di reato con cui la procura di Treviso sta indagando per ora senza aver formalmente iscritto nomi nel registro degli indagati, sulla morte di Alejssa Bjaram, la bambina di due anni annegata domenica pomeriggio nelle acque del Brentella a Ciano. Come era prevedibile, il pm Giulio Caprarola ha disposto l’autopsia sul corpo della piccola, anche se non ci sembrerebbero esserci dubbi sulla causa della morte per annegamento. L'oggetto dell'inchiesta, invece, è l'attribuzione di eventuali responsabilità circa la vigilanza e il controllo della piccola, che è riuscita ad allontanarsi da casa tanto da arrivare al canale, dove poi è scivolata. Nessuno compare, al momento, nel registro degli indagati del fascicolo della Procura di Treviso.
Al momento sono al vaglio i verbali con le dichiarazioni dei nonni e dei giovanissimi genitori della piccola, tutti presenti in casa al momento della tragedia. Nessuno di loro, stando alle testimonianze, si sarebbe accorto che la piccola si era incamminata nel giardino verso l'argine del canale tanto che la loro attenzione sarebbe stata richiamata dalle urla dei passanti che hanno visto la bambina scivolare nell'acqua. La piccola è stata trascinata dalla corrente per 300 metri fino a quando un altro passante, un giovane, non si è tuffato nelle gelide acque per salvarla, ma ormai era tardi. Anche i testimoni compaiono nell'inchiesta della procura trevigiana. L'incidente è avvenuto a pochi passi dal ristorante Casa Brusada dello chef Marco Pincin che dichiara al Gazzettino: "Mia moglie e mia figlia stavano giocando con loro, li conosciamo da sempre: i genitori, una coppia macedone sui 25 anni, accudiscono anche una neonata di appena 8 mesi". Intorno alle 13, orario in cui sono avvenuti i fatti, la moglie e figlia di Pincin, sono rientrate a casa, mentre Alejssa e sua madre sono invece rimaste all'aperto, sull’altalena. Poi la distrazione fatale.