video suggerito
video suggerito

Biglietti delle giostre gratis ai figli dei mafiosi, così i clan controllavano il territorio a Catania

Fornitura obbligatoria di carne e pane a prezzi gonfiati ai commercianti e biglietti gratis delle giostre, così i clan catanesi controllavano il territorio. L’operazione dei carabinieri ha portato all’arresto di 13 persone, accusate di associazione di tipo mafioso, estorsione e associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
A cura di Matteo Pelliccia
0 CONDIVISIONI
Immagine

Vasta operazione delle forze dell'ordine oggi in provincia di Catania con oltre cento militari del Comando Provinciale etneo. Eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emanato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale siciliano, nei confronti di tredici soggetti finiti sotto inchiesta con le accuse di associazione di tipo mafioso, estorsione e partecipazione a un'associazione criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Le accuse sono tutte aggravate dall'utilizzo di metodi mafiosi.

L'operazione, nota come ‘Ultimo atto', è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania ed è stata condotta dalle forze dell'ordine di Paternò in seguito a un tentato omicidio a Biancavilla il 9 settembre 2018.

Il racket delle giostre

Questo episodio ha permesso di rivelare gli sviluppi più recenti del clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia di Biancavilla, cittadina in provincia di Catania. Il gruppo rappresenta una suddivisione territoriale della famiglia mafiosa di Cosa Nostra etnea nota come Santapaola-Ercolano. Dalle indagini è emerso anche un vasto traffico di stupefacenti e un sistema di estorsioni ai danni degli imprenditori di Biancavilla.

Tra le vittime rientrano anche gli operatori delle giostre che, durante la festa patronale di San Placido a Biancavilla, venivano costretti a versare il denaro richiesto attraverso i biglietti delle attrazioni. I gestori delle giostre, che arrivavano nella piccola città ai piedi dell'Etna durante le celebrazioni del santo patrono, venivano costretti a fornire biglietti gratuiti agli affiliati del clan come "gesto di buona volontà". In questo modo i figli dei membri affiliati detenuti potevano usufruire delle giostre gratuitamente.

Il business del clan Santapaola-Ercolano

Tra le numerose attività illecite, rivelate dall'approfondita indagine condotta dai carabinieri sotto la guida del comandante Gian Mauro Cipolletta, oltre al traffico di sostanze stupefacenti e al racket delle giostre, rientravano la fornitura obbligatoria di carne e pane a prezzi gonfiati ai venditori ambulanti durante le festività e le fiere locali, l'estorsione ai danni di imprenditori operanti nei settori dell'edilizia, della ristorazione e del commercio (sia all'ingrosso che al dettaglio).

L'attività che generava più introiti al clan era proprio quella dell'estorsione ai danni dei commercianti di derrate agricole, costretti a pagare un aumento di 200 euro per ogni bancale caricato sui Tir delle ditte di autotrasporti mafiose sequestrate dai carabinieri.

Queste attività, secondo le accuse, sarebbero state principalmente finalizzate a coprire i costi di sostentamento dei membri affiliati detenuti in carcere, a causa della loro mancanza di risorse finanziarie. Gli inquirenti hanno inoltre sequestrato preventivamente, ai fini della confisca, varie attività operanti nel settore delle merci su strada.  Le attività sequestrate hanno un valore complessivo di cinque milioni di euro e sono state affidate ad un amministratore giudiziario.

Sequestrati fucili, pistole, una piantagione di canapa e un kg di marijuana

"Le indagini, dalle quali sono scaturiti gli arresti hanno preso il via a seguito del tentato omicidio di Davide Galati Massaro, avvenuto a Biancavilla nel settembre 2018: un agguato a colpi di kalashnikov teso da Riccardo Pelleriti nella centrale via dell'Uva di Biancavilla, dopo una lite per un banale incidente stradale", spiega il comandante dell'operazione Cipolletta.

"Dalle successive investigazioni è poi emersa l'esistenza di un'associazione per delinquere di stampo mafioso, dedita allo spaccio di sostanze stupefacente e alle estorsioni, per acquisire introiti da destinare anche al mantenimento delle famiglie degli affiliati. Ci siamo avvalsi dell'opera di alcuni collaboratori di giustizia e dalle intercettazioni emerge che gli esponenti del clan temevano un imminente intervento dell'Arma", ha detto Cipolletta.

"Una indagine partita senza denunce da parte dei commercianti vittime di estorsione e per questo ancora più apprezzabile", rimarca il colonnello Salvatore Altavilla, neo comandante della compagnia di Catania. L'operazione ha portato, oltre che all'arresto dei mafiosi, anche al sequestro del fucile d'assalto Kalashnikov modello Ak 47 utilizzato per il tentato omicidio di Davide Galati Massaro. Sequestrate anche quattro pistole calibro 9, una pistola calibro 7.65, una piantagione con oltre trecento piante di canapa indiana e oltre un chilo di marijuana.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views