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Berlusconi:” Io come Ceausescu? Magari, avrei poteri per governare”

Il premier, a Padova, si lascia scappare una frase che potrebbe rivelarsi una lama a doppio taglio. Nel frattempo si dice convinto che il centrodestra vincerà, invita gli italiani a stare attenti nel dare il voto e annuncia accordo con Equitalia.
A cura di Andrea Parrella
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A Padova Berlusconi rincara la dose di proclami ed affermazioni forti, senza risparmiarsi. Dopo aver annunciato condono tombale ed edilizio in caso di maggioranza piena al suo partito, ieri sera a Leader, ospite dell'Annunziata, l'ex premier risponde al premier romeno, che l'avrebbe paragonato a Ceausescu:

Io come Ceausescu? Magari, così avrei i poteri per governare davvero.

Tema centrale della sua visita in Veneto è stato l'eventuale accordo sulla sinistra, per il quale il cavaliere si è detto disponibile "ove si trovasse una posizione comune sulle modifiche costituzionali, che considero essenziali per arrivare a un Paese davvero governabile". Ma Berlusconi continua a paventare una certa sicurezza per quello che sarà l'esito elettorale del 24-25 febbraio, forte del recupero delle ultime settimane che lo vedrebbe distante dal Pd molto meno di quanto lo fosse prima dell'inizio della campagna elettorale:

Sono intimamente convinto che il centrodestra vincerà sia alla Camera che al Senato. Io sarò un semplice ministro dell'economia e dello sviluppo, per fare una politica della crescita per sostituire quella dell'austerità dell'ultimo governo.

Si è parlato anche della notizia del giorno, l'endorsement dei montiani lombardi in favore di Ambrosoli, che rischierebbe di inguaiare i progetti della cordata tra Pdl e Lega in Lombardia. Il premier si è limitato a sperare che gli italiani si dimostrino più attenti nei confronti del proprio voto. Ed ha unito la questione al caso Imu, immancabile in questa campagna elettorale, precisando che la restituzione promessa verrebbe effettuata entro il mese di maggio, dunque molto prima di quando è stato supposto dovrebbero arrivare i soldi derivanti da un eventuale accordo con la Svizzera:

Intendiamo ridare entro il mese di maggio quanto le famiglie hanno versato allo Stato per l'Imu, perché la casa per noi è sacra, è il pilastro su cui la famiglia ha diritto di poggiare il proprio futuro. E' un atto di scuse dello Stato verso i cittadini.

Poi l'ex premier ha toccato un altro tasto dolente che può riscuotere un buon quantitativo di consensi in questa contesa elettorale, vale a dire la questione Equitalia e l'avversità dei cittadini nei confronti dell'istituto di riscossione. Il cavaliere si è limitato ad affermare che prevede di stipulare un accordo con Equitalia sulla base del quale non vi siano vessazioni sui contribuenti.

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