Berlusconi a Ballarò: “Aboliremo il finanziamento pubblico ai partiti”
E' stata una breve mezz'ora di botta e risposta tra Giovanni Floris e Silvio Berlusconi quella rappresentata nell'ultima parte di Ballarò di questa sera. E' arrivata in un momento galvanizzante per la coalizione del cavaliere, che è riuscita a ridimensionare ulteriormente la distanza dal centronistra di Bersani dopo l'annuncio della restituzione dell'Imu e del condono fiscale di questi ultimi due giorni. Il copione non è stato troppo diverso dal solito, lì dove le frasi ad effetto dell'ex premier hanno provato a sopraffare le domande taglienti e ben piazzate del conduttore. La prima parte era dedicata alla necessità di ridiscendere in campo, cui sarebbe stato costretto da cause di forza maggiore:
#Berlusconi:"Ero indirizzato ad un tramonto operoso. Poi…." #Ballarò
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Berlusconi: "Dovrò di nuovo abbandonare il Milan". Il sacrificio per il conflitto di interessi #sapevatelo#ballarò
— fanpage (@fanpage) 05 febbraio 2013
Senza tuttavia dimenticare un tema caro al cavaliere, quello dell'insufficienza di potere nelle mani del premier, a favore invece del ministro dell'economia, ruolo al quale si indirizzerebbe in un'eventuale formazione di governo di centrodestra, poiché il solo ministero che lasci davvero la possibilità di prendere decisioni concrete. Floris non ha lesinato sull'ironia:
Berlusconi: "Non sono candidato alla Presidenza del Consiglio perché le cose più importanti si fanno da ministro dell'Economia". #ballarò
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#Berlusconi:"Il premier in Italia non ha ruolo". #Floris:"Per questo lo lascia ad Alfano?". #Ballarò — fanpage (@fanpage) 05 febbraio 2013
Si è passato dunque all'argomento centrale di questa campagna elettorale, divenuto punto focale della settimana e della volata finale, quella tanto millantata restituzione dell'Imu assicurata ai cittadini, dovesse andare al governo la sua coalizione. Così come in trasmissione con Maroni, è stata sottolineata dall'ex premier la brevità dei tempi di accordo con la Svizzera per garantire la cifra inizialmente prelevate dalla Cassa Risparmi e Prestiti per la restituzione a stretto giro della quota:
"Tempi dell'accordo con la Svizzera saranno molto brevi" #berlusconi #ballarò — fanpage (@fanpage) 05 febbraio 2013
Berlusconi ha già sentito il Governo di Berna. Si accettano scommesse sui tempi della smentita del Governo svizzero #ballarò — fanpage (@fanpage) 05 febbraio 2013
Ricordate a #Berlusconi che dei debiti se ne ricorda sempre chi i soldi deve riceverli, non chi deve ridarli #Ballarò#CassaRisparmiPrestiti — fanpage (@fanpage) 05 febbraio 2013
Giovanni Floris passa dunque al parere di alcuni economisti, presentati come di orientamento politico vario, i quali, complessivamente, giudicano in maniera sostanzialmente negativa, se non irrealizzabile la proposta stessa, sia per i problemi fattivi nella sua realizzazione, anche per le ripercussioni che l'operazione stessa potrebbe avere sui mercati e sullo spread. Berlusconi attacca chiaramente Floris, definendoli tutti economisti di sinistra:
Ma c'è un economista che giudica sensata la proposta di Berlusconi? Così, per sapere… #ballarò — fanpage (@fanpage) 05 febbraio 2013
Berlusconi cordiale: "Tutti economisti di sinistra. Ha visto che facce che hanno?" #ballarò — fanpage (@fanpage) 05 febbraio 2013
Quando Floris domanda a Berlusconi dei punti precisi attraverso i quali ha intenzione di recuperare la riduzione progressiva dell'Irap, ovvero i 16 mld di cui si sta parlando in questi giorni, il cavaliere non ha dato una risposta precisa, rispondendo con vaghi per esempio. In questo frangente è parso in difficoltà, vista la prontezza di Floris nel continuare a colpirlo ai fianchi. Il presidente ha elencato tutti i successi di governo ottenuti e allora, Floris, non ha potuto esimersi dal dire:
L'elenco dei tagli di Berlusconi e la solita domanda: "Perché non lo ha fatto prima". La risposta è sempre la stessa #ballarò — fanpage (@fanpage) 05 febbraio 2013
Momenti di aperto sfottò e frasi ad effetto si sono susseguite, tra i tanti proclami dell'ex premier. Dopo aver affermato che non sarebbe stato lui a fare la legge elettorale, il celebre porcellum, l'intervista si è conclusa con la seguente affermazione:
Berlusconi: "Sono stato giudicato il miglior imprenditore del dopoguerra". Floris sarcastico: "Ma da chi?" #ballarò
— fanpage (@fanpage) 05 febbraio 2013
Ad inizio puntata, Maurizio Crozza si è esibito nella sua proverbiale imitazione di Berlusconi, confermando un momento di ispirazione formidabile. La proiezione che ha offerto del premier, specie per gli ultimi annunci, ha davvero messo nelle condizioni di non riuscire a distinguere, a tratti, le frasi del comico genovese e quelle del cavaliere. Buona parte degli italiani comincia a fronteggiare l'idea nefasta che anche questa volta non cambierà molto.