Benno Neumair dice di non ricordare, dolore della sorella: “Ha ucciso mamma e papà una seconda volta”
"Benno parlava della mamma e del papà come se fossero due estranei, li ha uccisi una seconda volta", sono le parole cariche di dolore ma anche di rabbia di Madè Neumair, la sorella di Benno Neumar, l'uomo reo confesso di aver ucciso la madre Laura Perselli ed il padre Peter Neumair nel gennaio dello scorso anno, nella loro abitazione a Bolzano, e di essersi poi disfatto dei cadaveri dei genitori gettandoli nel fiume Adige
Il riferimento è alle dichiarazioni dell'imputato nel corso del processo a suo carico in corso al tribunale di Bolzano. "No ricordo bene, ho cercato di cancellare dalla mia memoria quello che è successo il 4 gennaio", ha commentato infatti Benno in aula, evitando di rispondere alle domande del Pm Igor Secco che gli chiedeva di ricostruire quei terribili momenti e le modalità dell'omicidio del padre e della madre.
"Non voglio commentare" ha risposto a più riprese il 32enne davanti alle domande del Pubblico ministero nella sua prima deposizione in Aula, tenendo solo a ritrattare la sua precedente versione dei fatti in merito alla premeditazione del duplice delitto. "Non ho pianificato la morte dei miei genitori” ha detto Benno Neumair senza però rispondere a nessuna delle domande sulle modalità di esecuzione del delitto.
"È il solito Benno che conosciamo ma fa ancora male sentire quel tono di sfida dopo aver ucciso due persone" ha dichiarato all'Ansa, la sorella che si è costituita parte civile nel processo e ha ascoltato Benno a pochi metri in Aula. "Chi uccide i propri genitori non deve pensare a se stesso ma da lui ormai non mi aspetto più la verità, almeno dalla sua bocca. Molto doloroso per me sentire dire ‘mi avvalgo della facoltà di non rispondere' con questo tono trionfante, c'è tanta tristezza nel mio cuore" ha dichiarato la sorella che si è costituita parte civile nel processo e ha ascoltato Benno a pochi metri in Aula.
Durante l'udienza, Benno Neumair infatti in diverse occasioni ha alzato il tono di voce perché infastidito dalle domande che gli venivano poste e il presidente della Corte, il giudice Carlo Busato, lo ha invitato più volte ad abbassarlo più volte prima che lasciasse l'aula poco dopo le ore 15, dopo circa cinque ore di audizione.