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Benno Neumair è “sollevato” per il ritrovamento del corpo del padre nell’Adige: “Ho vissuto mesi di angoscia”

A quanto apprende l’Adnkronos il giovane personal trainer ha commentato così la notizia dal carcere dove è rinchiuso per il duplice omicidio dei genitori. “Sono stati mesi difficili, non capivo come non fosse stato ancora trovato” ha detto il 30enne personal trainer al suo avvocato.
A cura di Biagio Chiariello
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"Nella tragedia, finalmente una bella notizia. Ho vissuto mesi di angoscia, ora sì, sono sollevato". Benno Neumair avrebbe commentato così al suo avvocato Flavio Moccia il ritrovamento nel fiume Adige del corpo di suo padre Peter. La notizia è riportata dall‘agenzia Adnkronos, secondo la quale sarebbe stato il legale, andato a fargli visita oggi nel carcere di Bolzano dove è recluso, a portare la notizia al giovane personal trainer. Benno però aveva già appreso la notizia del ritrovamento del corpo del padre dalla televisione. "Tanti commentatori inconsulti hanno anche ipotizzato addirittura che ci fosse una ulteriore menzogna del mio assistito anche su questa particolarità. Per noi, dunque, finalmente un po' di sollievo contro queste prospettive davvero ingiuste e scorrette", ha detto all'Adnkronos l'avvocato Moccia.

"Sono stati mesi difficili, non capivo come non fosse stato ancora trovato – ha detto ancora il 30enne, reo confesso dell'uccisione dei genitori, durante l'incontro – Ora mi auguro che attraverso l'indagine cadaverica siano confermate le circostanze sulle modalità che ho già espresso. Nella tragedia, almeno, un fattore positivo".

Il ritrovamento del corpo di Peter Neumair

A confermare che il cadavere trovato nell'Adige a Trento appartiene a Peter Neumair è stato l'avvocato Carlo Bertracchi, legale di Madè Neumair, sorella di Benno. L'identificazione sarebbe avvenuta tramite alcuni effetti personali trovati sul corpo, in particolare l'orologio. La conferma definitiva potrà arrivare comunque solo dall'esame del Dna che sarà a breve disposto dalla Procura di Bolzano.

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