“Bella zio, sei innocente. Facciamo un selfie?”: le reazioni al primo giorno di semilibertà di Alberto Stasi

Alberto Stasi è in semilibertà. Lo è per la prima volta dal 12 dicembre del 2015, da quando è stato condannato a 16 anni di carcere per l'omicidio di Chiara Poggi nella villetta di Garlasco il 13 agosto del 2007. Una sera lo hanno aspettato fuori dall'ufficio alcuni amici per portarlo a fare un aperitivo. Qui avrebbe incontrato un ragazzino: "Mi fa: bella zio, lo sapevo che non c’entravi niente. Possiamo fare un selfie? Ora, capisco tutto, capisco la notorietà, ma meglio evitare. E per fortuna che tanti ragazzi di adesso non sanno cos’è successo diciott’anni fa e non conoscono il mio volto", ha spiegato Stasi ad alcuni conoscenti e come riporta La Repubblica. Ma cosa può fare ora Alberto Stasi in semilibertà?
Alberto Stasi può adesso scegliere il bar o il ristorante dove fare la pausa pranzo, può frequentare chi vuole. Può prendere mezzi pubblici e decidere il percorso da fare per andare al lavoro. La sua avvocata Giada Bocellari aveva precisato a Fanpage.it come sarebbe cambiata la vita di Stasi: "Non avrà più limiti rispetto ai percorsi. Si potrà muovere liberamente. Bisognerà capire con quali mezzi: sicuramente con i mezzi pubblici, ma se vorrà la macchina dovrà essere autorizzata. Avrà le prescrizioni classiche, come non portare armi e non parlare con pregiudicati".
E ancora: "Durante i giorni lavorativi potrà vedere chi vuole e fare le deviazioni che vuole per andare al lavoro. Inoltre dopo il lavoro potrà, esempio, decidere di andare in palestra. Dovrà rientrare in carcere a un orario che stabiliranno a seconda delle esigenze. Comunque la semilibertà prevede che si rientra in carcere solo per dormire". Tra i limiti di Alberto Stasi resta quello che non potrà andare a Garlasco, il paese in cui non è avvenuto l'omicidio. Ma lui ha precisato che non ci vuole tornare.