Bayesian, un’altra telecamera ha ripreso il naufragio dello yacht: “Il veliero tremava”
C'è un'altra telecamera di sorveglianza che ha ripreso l'affondamento del Bayesian nelle acque davanti Porticello, in provincia di Palermo. Si tratta del sistema di videosorveglianza di un cantiere navale della zona che, rispetto al precedente video già emerso, è ancora più vicino al punto in cui lo yacht era ancorato prima di affondare nella tempesta lo scorso 19 agosto.
Un video già acquisito dalla capitaneria di porto che indaga sul naufragio costato la vita a 7 persone e che potrebbe dare altri elementi utili a ricostruire i momenti precedenti la tragedia. A rivelarlo è stata la stessa proprietaria del cantiere che quella notte era sul posto per mettere in sicurezza alcuni oggetti e ha assistito al naufragio in prima persona. "La telecamera sono venuti a prenderla quelli della Guardia Costiera, io non ho ancora visto le immagini ma sicuramente sono interessanti perché inquadra proprio quel tratto di mare. Io ho visto con i miei occhi cos’è successo" ha raccontato la proprietaria al Corriere della Sera.
"La barca si spostava e oscillava, come se tremasse, forse era strattonata dall’ancora che stava arando sul fondo… ho visto anche delle vele sbattere… poi l’albero si è spento ed è andato giù dall’altra parte" ha ricostruito ancora la testimone che è stata già ascoltata dagli inquirenti e probabilmente verrà sentita di nuovo nel corso delle indagini.
Intanto i superstiti del naufragio sono andati via dall'Italia, compresi i tre indagati nell'inchiesta per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo coordinata dalla Procura di Termini Imerese: il comandante James Cutfield, l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e Matthew Griffiths, il marinaio che era di turno in plancia la notte del naufragio.
Per tutti loro il ricordo della tragedia del Bayesian probabilmente sarà difficile da superare. Sono rimasti tutti traumatizzati da quella terribile esperienza che purtroppo dovranno rivivere ancora a lungo nell'ambito dell'inchiesta e del probabile processo. "Da quel giorno non riesco più a dormire in una camera da cui si vede il mare", ha raccontato ad esempio una delle hostess che era sul veliero affondato ed è sopravvissuta.
La Procura conta di poter ascoltare tutti loro anche in videoconferenza se utile alle indagini. Intanto si va avanti con le autopsie sulle vittime. Dopo aver informato gli indagati, che possono incaricare propri periti per assistere agli esami post mortem, i pm infatti hanno dato il via libera alle prime due autopsie che saranno eseguite nella giornata di sabato 31 agosto all'Istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo.