video suggerito
video suggerito
Naufragio del Bayesian a Palermo

“Bayesian spinto oltre i limiti operativi ma portelloni erano chiusi”, parla l’ex comandante della nave

“Non ci sono finestre o oblò apribili” secondo l’ex comandante del Bayesian, Stephen Edwards, e indica come motivo dell’affondamento della nave il superamento dei suoi limiti operativi. “Sul veliero uno sbandamento superiore a 45 gradi durante il normale stato operativo avrebbe provocato allagamenti” ha spiegato l’esperto.
A cura di Antonio Palma
539 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La notte del naufragio il portellone del Bayesian, la nave affondata a Palermo, "al 100 per cento non era aperto", ma fatale per l'affondamento potrebbe essere stato "uno sbandamento superiore a 45 gradi". Sono queste le ipotesi di Stephen Edwards, l'ex comandante del Bayesian, il veliero affondato a Porticciolo causando la morte di 7 persone. Con un lungo post social, il capitano ha provato a dare una spiegazione tecnica dei motivi del naufragio, smentendo l'ipotesi di un portellone aperto ma sostenendo quella di un situazione meteo che avrebbe spinto la nave oltre i limiti operativi.

"Non ho alcun desiderio di contribuire alle speculazioni e alle affermazioni selvagge che abbiamo visto finora, o suggerire cosa sia realmente accaduto. Solo chi era a bordo in quel momento lo sa, ma posso far luce sulle caratteristiche della nave e alcune delle limitazioni che potrebbero essere coinvolte in questo disastro" ha tenuto a precisare Edwards, elencando poi una serie di caratteristiche tecniche del veliero tra cui l'altissimo albero maestro di 75 metri e una conseguente "zavorra in piombo in più nella scatola della chiglia".

Primo soccorso alla Bayesian
Primo soccorso alla Bayesian

L'imbarcazione "era solida e idonea alla navigazione per progettazione e, per quanto ne so, ben mantenuta. Tuttavia, uno sbandamento superiore a 45 gradi circa durante il normale stato operativo potrebbe provocare allagamenti e conseguenti perdite se l'allagamento non potesse essere controllato" ha indicato Edwards.

"Il Bayesian aveva solo una porta a guscio nello scafo, sul lato sinistro a poppa. Dato che era molta vicina alla linea di galleggiamento, veniva usata raramente (ricordando l'extra zavorra, significa che poteva essere aperta solo in condizioni di calma piatta… al 100% non era aperta di notte)" ha scritto l'ex comandante della nave.  Inoltre "Non ci sono finestre o oblò apribili, tutti realizzati in vetro marino laminato incollato allo scafo e alla sovrastruttura".

La scialuppa di salvataggio del Bayesian
La scialuppa di salvataggio del Bayesian

"Altri portelli di coperta/aperture della sovrastruttura che violano l'integrità della tenuta stagna sul Bayesian si trovano sulla linea centrale della nave o in prossimità di essa. Affinché questi possano prendere acqua se aperti, la nave dovrebbe essere sbandata ben oltre l'angolo di allagamento menzionato in precedenza, e quindi già allagata tramite condotti/prese d'aria" ha proseguito l'esperto.

In definitiva "le condizioni meteorologiche che potrebbero aver creato circostanze estreme possono verificarsi con pochissimo preavviso ed essendo così localizzate è difficile prepararsi, lasciando all’equipaggio un tempo molto breve per reagire", ha sostenuto il predecessore del capitano James Cutfield, concludendo: "Gli investigatori dovranno determinare come mai la nave sia stata portata al di fuori dei suoi limiti operativi".

539 CONDIVISIONI
57 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views