Bayesian affondato, il comandante della barca olandese: “Veliero scomparso in pochi istanti di tempesta”
Continuano le operazioni per cercare di estrarre dalla Bayesian i corpi dei 6 dispersi non ancora recuperati dai soccorritori intervenuti dopo il naufragio dello yacht battente bandiera inglese a Porticello, nei pressi di Palermo. Le speranze di trovare i dispersi ancora vivi sono ormai poche, ma le autorità stanno lavorando giorno e notte per restituire i corpi delle vittime ai loro cari. Per poter entrare nel relitto, che attualmente si trova a più di 50 metri di profondità, i sommozzatori dei vigili del fuoco stanno praticando un varco all'interno dello scafo, trovato integro.
L'apertura sarà bonificata per permettere ai soccorritori di entrare nella barca a vela affondata e recuperare i corpi rimasti intrappolati. Stando alle prime informazioni sull'accaduto, si tratterebbe di persone che non sono riuscite ad abbandonare in tempo le loro cabine. La barca a vela, infatti, è affondata in pochi istanti: a mostrare quanto successo durante la tromba d'aria, un video trasmesso da Tgr Rai Sicilia ora nelle mani degli inquirenti. Nel filmato si vede la Bayesian travolta dalla tromba marina colare a picco in circa 60 secondi.
A prestare i primi soccorsi sono stati i passeggeri a bordo della nave battente bandiera olandese che era ancorata poco lontano dallo yacht. "Siamo riusciti a tenere la barca in posizione durante la tromba d'aria – ha raccontato il comandante dell'imbarcazione olandese, Karsten Borner -. Quando la tempesta è passata, ci siamo accorti che la Bayseian non c'era più. Era sparita in pochissimi istanti. Abbiamo seguito la traccia del razzo di segnalamento e siamo arrivati dove prima c'era lo yacht. Abbiamo recuperato tutti i superstiti che siamo riusciti a raggiungere. Tra loro c'era anche una bimba di un anno con la sua mamma. Siamo riusciti a salvare entrambe, erano davvero sconvolte da quanto successo".