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Covid 19

“Bastano pochissimi minuti per contagiarsi con Centaurus”: l’allarme dell’infettivologo Andreoni

Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana malattie infettive (Simit): “Bastano pochissimi minuti a contatto con una persona infetta per contagiarsi con Centaurus, mentre per essere contagiato da BA.2 i tempi erano molto più lunghi, anche un’ora”.
A cura di Davide Falcioni
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"Bastano pochissimi minuti a contatto con una persona infetta per contagiarsi con Centaurus, mentre per essere contagiato da BA.2 i tempi erano molto più lunghi, anche un'ora".

A rimarcare le maggiori capacità di diffondersi della nuova variante di Coronavirus è il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana malattie infettive (Simit) e professore ordinario di Malattie infettive della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Roma Tor Vergata. Lo specialista – intervistato dall'agenzia stampa Dire – ha spiegato che tempi di trasmissione dell'infezione si sono significativamente accorciati, proprio a causa dell'alta trasmissibilità della nuova variante del Sars-CoV-2.

Andreoni: "Il vaccino protegge da malattia grave anche con Centaurus"

Non solo. L'esperto ha aggiunto come si siano ridotti anche i tempi di incubazione, pari a 24-48 ore per Centaurus. "Il numero esatto è sempre un calcolo abbastanza empirico e si fa in funzione della capacità di diffusione. Certamente è ancora più trasmissibile della BA.5 e notevolmente più trasmissibile della BA.2". Diversi sui tempi di infezione e di incubazione, Centaurus e BA.5 hanno invece in comune 8 mutazioni, contro le quali il vaccino potrebbe fare la propria parte. "I dati stanno ad indicare proprio questo, anche se quelli su Centaurus sono ancora piuttosto modesti. Centaurus deriva dalla BA.2 e, secondo i dati, la protezione vaccinale, se recente, è buona soprattutto nei confronti della malattia grave. In questo senso il mio consiglio alla vaccinazione rimane molto forte. Si continua infatti a dimostrare che anche verso queste nuove varianti l'immunità, se recente, è assolutamente incoraggiante".

Centaurus diventerà la variante dominante in Italia

Secondo Andreoni, Centaurus è destinata a divenire predominante in Italia. "Certamente da una parte questo preoccupa, perché non sentivamo il bisogno di una variante ulteriore e più contagiosa, soprattutto in vista dell'autunno. In termini di gravità di malattia la Centaurus non sembrerebbe però avere una aumentata patogenicità, anche per quanto accaduto in India e negli altri Paesi dove è stata individuata. Ovviamente dobbiamo aspettare maggiori dati per poter formulare un giudizio più definitivo".

Long Covid: deficit cognitivi in coloro che hanno avuto infezione acuta

Il virus preoccupa il professor Andreoni sugli effetti a lunga distanza, il Long Covid. Per il direttore scientifico della Simit il dato al momento più allarmante riguarda i deficit neurologici, soprattutto quelli cognitivi. "Si è infatti visto – informa – che in una percentuale di quanti hanno avuto infezione acuta si registrano deficit cognitivi a volte anche discretamente gravi, soprattutto in persone molto anziane e in quelle che hanno avuto la malattia più grave". Un aspetto certamente non trascurabile, anche perché a volte gli stessi problemi sono stati segnalati in persone che hanno avuto forme paucisintomatiche, dunque con un quadro clinico piuttosto modesto. "Questo – afferma Andreoni – deve essere un monito per quanti vorrebbero far circolare il virus con tranquillità poiché lo ritengono ormai un banale raffreddore. Invece così non è e lo vediamo dai numerosi ricoveri, anche in terapia intensiva".

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