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Bassano, blogger morta in sala parto: cinque indagati

Indagati tre ginecologi, un anestesista e un’ostetrica per la morte di Marta Lazzarin e del bambino che portava in grembo.
A cura di C. T.
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marta lazzarin

La magistratura ha aperto un'inchiesta per la morte di Marta Lazzarin, blogger trentaquattrenne deceduta lo scorso 29 dicembre all'ospedale di Bassano, in provincia di Vicenza, dopo essere stata ricoverata per complicazioni al sesto mese di gravidanza. Cinque gli indagati: tre ginecologi, un anestesista e un’ostetrica. Lo scopo dell'indagine è fare chiarezza sulle cause della morte della trentaquattrenne e capire se vi siano stati errori da parte del personale sanitario e se ci sia una correlazione tra la morte del feto e quella di Marta.

La donna si era presentata alle 12 di martedì 29 dicembre al pronto soccorso, con febbre molto alta, perdite vaginali da almeno due giorni e un forte mal di testa. Dopo le prime analisi, un'ecografia aveva mostrato l'assenza del battito cardiaco del bambino che portava in grembo. Il feto era probabilmente già morto da qualche giorno, per cause ancora ignote. Alla donna era stata quindi somministrata una terapia antibiotica per fermare la febbre ed era iniziata la procedura per l'espulsione del feto. Intorno alle 17 e 45, però, Marta aveva iniziato a sentirsi male, era diventata pallida, accusava dolori fortissimi, le mancava il fiato e sudava. La donna era andata in arresto cardiaco, morendo intorno alle 19 e 10. In un'intervista al al TgR Veneto, il compagno di Marta ha rivissuto i momenti drammatici di quel 29 dicembre, riferendo che quel giorno nella struttura sanitaria "due macchinari non funzionavano". All'ospedale San Bassiano sono stati inviati gli ispettori dal ministero della Salute.

Dopo gli ultimi casi di donne morte di parto, la presidente della commissione Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, ha chiesto che venga istituito un registro delle morti materne presso l'Istituto Superiore di Sanità, spiegando che proporrà "un disegno di legge che istituisca presso l'Istituto superiore di sanità un registro delle morti materne". Il registro dovrebbe permettere "di intervenire sulle cause scientifiche dei decessi. Sarebbe importante osservare maggiore attenzione alla salute della donna durante la gravidanza, durante il parto e subito dopo il parto, momenti importanti e difficili che richiedono accuratezza e umanizzazione".

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