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Basilicata, vicepresidente del consiglio regionale arrestato per stalking: “Minacce alla ex”

Il 59enne non si sarebbe rassegnato alla fine di una relazione che aveva avviato da alcuni anni dopo il fallito matrimonio ed è stato denunciato dalla donna.
A cura di Antonio Palma
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Nel corso dei mesi avrebbe messo in atto atteggiamenti persecutori arrivando infine a vere e proprie  minacce nei confronti di una donna con cui ha avuto una relazione sentimentale che si è interrotta. Con queste accuse gli agenti della polizia di stato di Matera hanno arrestato nelle scorse ore il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Paolo Castelluccio, eletto nel 2013 con la lista del Pdl e iscritto al gruppo consiliare di Forza Italia ma schierato con "Noi con l'Italia" durante la campagna elettorale per le recenti elezioni politiche. L'esponente politico è accusato dei reati di atti persecutori, violenza privata e minacce dopo che la donna, con cui aveva intrecciato da qualche anno una nuova relazione dopo la fine del suo matrimonio, lo ha denunciato.

Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, la relazione tra i due aveva avuto alti e bassi ed era stata interrata e ripresa più volte. Al rifiuto definitivo della donna, però, l'uomo avrebbe iniziato a tempestarla di telefonate e messaggi prima di  amore e poi di rabbia. Esasperata dai suoi comportamenti, la donna ha deciso di denunciarlo per stalking. Infine l’ultima scenata davanti a tutti ha convinto la donna a chiamare la polizia che lo ha arrestato. Dopo gli accertamenti del caso, infatti, la polizia ha fatto scattare le manette e condotto il 59enne imprenditore agricolo di Policoro (Matera), nel carcere della Città dei Sassi.

Nello stesso penitenziario si terrà l'interrogatorio di garanzia, previsto tra oggi e domani, nel quale si potrà fare luce su una vicenda su cui gli investigatori stanno mantenendo uno stretto riserbo.  Sarà ora la magistratura a decidere. Sulla sua estraneità ai fatti sono pronti a metterci la mano sul fuoco i suoi compagni di partito. "Paolo è una persona perbene, mite, non è assolutamente un violento" spiegano, aggiungendo: "Speriamo che davanti al giudice venga chiarito tutto e che Paolo possa tornare subito al lavoro. Tra l’altro, questo è un periodo bellissimo della sua vita. Da dieci giorni è diventato nonno di una bambina splendida".

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