video suggerito
video suggerito

Base jumper australiano di 38 anni muore a Cortina: l’allarme dato da due amici

Un uomo australiano di 38 anni, Francis Jay Driscoll, si è schiantato ed è morto praticando basejumping dopo essersi lanciato dalle Tofane sopra Cortina d’Ampezzo (Belluno).
A cura di Davide Falcioni
123 CONDIVISIONI
Immagine

Dramma sulle Dolomiti. Un uomo australiano di 38 anni, Francis Jay Driscoll, si è schiantato ed è morto praticando basejumping dopo essersi lanciato dalle Tofane sopra Cortina d'Ampezzo (Belluno). Lo straniero è finito nel Canalino del Prete con il proprio paracadute, 200 metri più in basso rispetto a dove si era gettato, e da dove lo avrebbero dovuto seguire altri due connazionali, bloccatisi dopo il suo incidente. Sono stati loro a dare l'allarme. Sul posto è intervenuto, da Pieve di Cadore (Belluno), l'elicottero del Suem 118 che però non ha potuto avvicinarsi per la presenza di cavi elettrici.

Immagine

Il velivolo ha quindi trasportato nelle vicinanze due soccorritori della Guardia di Finanza per raggiungere il corpo, mentre altri due tecnici del Soccorso Alpino di Cortina, in supporto alle operazioni e ai rilievi, sono stati portati in quota. Ricomposta, la salma è stata spostata in un punto più sicuro per il recupero, portato a termine dall'elicottero, e trasportata alla piazzola di Cortina, per essere affidata al carro funebre.

Immagine

Cos'è il base jumping

Il Base Jump è una disciplina "estrema" derivata dal paracadutismo. Una delle differenze con quest'ultimo, è che gli atleti non si lanciano da aerei o elicotteri bensì da grattacieli, ponti, montagne e altri punti elevati. Gli appassionati di questa disciplina hanno in dotazione un solo paracadute, mentre manca quello di emergenza. Date le altezze relativamente contenute dalle quali ci si lancia (seppur notevoli sono comunque inferiori all’altezza dalla quale si lanciano i paracadutisti) non ci sarebbe il tempo materiale di azionare un secondo paracadute di emergenza, che sarebbe a questo punto perfettamente inutile.  Si tratta di uno sport “estremo” vietato in molti paesi per la sua pericolosità.

123 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views