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Barletta, partorisce figlio già morto: era stata dimessa con prescrizione di assumere olio di ricino

Poche ore prima di partorire un bimbo morto la madre era andata in ospedale ma era stata dimessa con l’indicazione di assumere olio di ricino. La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta.
A cura di Davide Falcioni
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La Procura della Repubblica di Trani ha aperto un'inchiesta per fare piena luce sul decesso di un neonato avvenuto presso l'ospedale Dimiccoli di Barletta lo scorso nove agosto. La vicenda ha sconvolto la comunità locale e ha sollevato pesanti interrogativi sulla gestione del parto e sulle eventuali responsabilità del personale sanitario coinvolto.

Stando a quanto emerso, una ragazza di Barletta, al termine della sua gravidanza, si è recata in ospedale lamentando forti dolori riconducibili al travaglio imminente. Dopo una visita da parte del ginecologo di turno, tuttavia, la donna è stata rimandata a casa con la prescrizione di assumere olio di ricino, un rimedio tradizionalmente impiegato per stimolare il parto. Poco dopo essere tornata nella sua abitazione, le condizioni della donna si sono ulteriormente aggravate e, tornata di nuovo in ospedale, i medici hanno tristemente constatato che il battito del bimbo non era più presente.

I genitori, devastati dall’accaduto, hanno subito sporto denuncia per accertare se vi sia stata negligenza o errore da parte del personale sanitario. L'inchiesta della Procura mira a chiarire le circostanze che hanno portato al decesso del bimbo, valutando l'operato del ginecologo e del resto dello staff medico che ha assistito la donna.

Attualmente, come atto dovuto, il ginecologo che ha seguito il caso risulta iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di responsabilità colposa in ambito sanitario. Questo provvedimento costituisce un passaggio procedurale necessario per permettere lo svolgimento delle indagini, che si concentreranno sulla ricostruzione dettagliata degli eventi e sulla verifica del rispetto dei protocolli medici. Anche la direzione generale della Asl Bat (Barletta-Andria-Trani) ha avviato "una indagine interna" e programmato l'ascolto "del personale coinvolto". L'autopsia è stata eseguita nei giorni scorsi ma serviranno ulteriori accertamenti per chiarire la causa del decesso.

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