video suggerito
video suggerito

Bari, test truccati a medicina. Chieste 65 condanne per docenti e genitori

Test di ingresso truccati a Medicina, chieste 65 condanne A processo anche gli studenti candidati: le presunte irregolarità riguardano le prove di accesso svolte nel 2007 nelle facoltà di Bari e Ancona. Chieste anche otto assoluzioni.
A cura di B. C.
53 CONDIVISIONI
Immagine

Sono in tutto 65 le condanne chieste dal pm di Bari Ettore cardinali nell'ambito del processo sui presunti test d’ingresso truccati alle facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari e Ancona svolti nel 2007. Le pene vanno tutte dai  6 mesi e 3 anni di reclusione e le più elevate sono state chieste nei confronti del ginecologo Giuseppe Varcaccio e del professor Maurizio Procaccini, direttore della cattedra di odontoiatria di Ancona, accusati, insieme con il tecnico informatico Francesco Avellis e con Emanuele Valenzano, padre di uno dei candidati di aver organizzato per i test del 4 e 5 settembre 2007 due centrali operative da cui partivano messaggi con le risposte ai quesiti ministeriali. E' stata chiesta invece l'assoluzione per quei genitori che sarebbero stati comunque a conoscenza dei fatti ma senza "prova di una condotta partecipativa al reato.

Nell’ambito dello stesso caso il 70enne Marcantonio Pollice, biologo ed ex dicente di liceo in pensione, suo figlio odontoiatra, Giulio, e sua moglie Paola Favaretto sono stati già assolti con rito abbreviato dal reato di associazione per delinquere dopo aver patteggiato pene fra 20 mesi e 14 mesi di reclusione. Altri 30 imputati, studenti e genitori, hanno patteggiato una condanna a 4 mesi di reclusione (convertita in una multa di 5mila euro) e concordato con l’Università un risarcimento danni pari a 10mila euro ciascuno. Nel processo le Università di Bari e delle Marche si sono costituite parte civile. Lo stesso Ateneo ha quantificato in quasi 1 milione di euro la richiesta di risarcimento danni (790mila euro per il danno d’immagine e 165mila euro per quello materiale). L’Università delle Marche ha preteso un rimborso pari a 100mila euro (per il danno all’immagine) con provvisionale di 50mila euro. Nello specifico, 51 imputati, tra studenti candidati e genitori, potrebbe essere condannati a pene comprese fra 2 anni, 4 mesi e 400 euro di multa e 2 anni, 6 mesi e 400 euro di multa per truffa e falso. Per altri 12 imputati la Procura ha chiesto condanne a 6 e 7 mesi di reclusione.

53 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views