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Bari, professoressa scopre di avere il cancro e dona l’eredità ai suoi studenti meno abbienti

Sarà dedicata a Silvana Ghiazza, ex docente di letteratura contemporanea presso l’Università di Bari morta nell’agosto del 2022, una fondazione che ogni anno finanzierò due borse di studio per gli studenti meno abbienti.
A cura di Davide Falcioni
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Si chiama Silvana Ghiazza, è una ex docente di letteratura contemporanea presso l’Università di Bari morta nell'agosto del 2022 a causa di una grave malattia ed è diventata la protagonista di una bella storia di generosità. Dopo aver scoperto di essere malata di cancro al pancreas nella primavera del 2021, e quando ha capito che nessuna cura le avrebbe permesso di sopravvivere al tumore, la professoressa ha deciso di destinare il suo patrimonio a sostegno degli studenti meno abbienti, una volontà che si è concretizzata con la creazione della Fondazione “Silvana Ghiazza”.

La Fondazione, che verrà presentata oggi pomeriggio al museo Civico di Bari vecchia, riflette le passioni e gli interessi della professoressa Ghiazza. Permetterà di finanziare due borse di studio: una per medici specializzandi in oncologia, in omaggio alla sua lotta contro il cancro, e un’altra per coprire i costi di pubblicazione di tesi in letteratura, rispecchiando la sua carriera accademica.

Nata nel 1948, Silvana Ghiazza ha iniziato la sua carriera da insegnante a 23 anni, insegnando a Gioia del Colle. Un ex studente di quel periodo è ora membro del consiglio di amministrazione della Fondazione. Dopo aver scelto la carriera universitaria, ha lavorato per più di 20 anni nel dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università di Bari, lasciando un segno indelebile attraverso le sue pubblicazioni, soprattutto su autori come Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni e Umberto Saba.

L’atto di Ghiazza di lasciare il suo patrimonio agli studenti meno abbienti è un esempio di dedizione alla conoscenza e alla generosità umana. "Voleva dare un seguito al suo lavoro di docente, aiutare gli studenti bisognosi di un sostegno concreto, lasciando i suoi averi a questa fondazione che porta il suo nome. Le borse di studio sono due: una per uno studente o studentessa di medicina che intenda specializzarsi in oncologia, e l'altra per la tesi di dottorato in letteratura per uno studente o studentessa, come contributo per la pubblicazione della stessa tesi", fanno sapere dalla fondazione.

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