Bari, pestano un minore e pubblicano il video su TikTok: denunciati in 15
Hanno accerchiato in 15 un minorenne di appena 15 anni e lo hanno pestato riprendendo il tutto con il cellulare. La rissa è avvenuta nella giornata di martedì pomeriggio a Noicattaro, in provincia di Bari. I carabinieri hanno però potuto procedere con il riconoscimento e le denunce nei confronti del branco soltanto quando il video del pestaggio è stato pubblicato dagli aggressori su TikTok, raggiungendo in pochissimo tempo migliaia di visualizzazioni. Motivo del pestaggio, secondo gli inquirenti, un precedente litigio avvenuto a Rutigliano il giorno prima per futili motivi. Questo screzio sarebbe stato il movente per un'aggressione di gruppo con l'intento di riprendere e pubblicare quanto avvenuto. Nessuno dei giovani coinvolti ha subito fortunatamente particolari lesioni e nessuno ha dovuto ricorrere a cure mediche.
Resta però l'episodio di inspiegabile violenza che ha visto 15 persone contro un solo minore. Nel branco anche 2 maggiorenni di 19 anni. Tutti gli altri hanno invece un'età compresa tra i 13 e i 17 anni. "Si tratta di un episodio di immane violenza – scrivono le forze dell'ordine in una nota – che accende i riflettori sulla necessità di educare i giovani spesso attratti non solo dalla violenza ma dalla sua spettacolarizzazione tramite social network. Il video di quanto successo è stato infatti caricato e diffuso con "orgoglio" online diventando in breve tempo oggetto di milioni di visualizzazioni.
Dopo la rissa, nessuno ha avvertito le forze dell'ordine. Gli agenti sono infatti risaliti a quanto accaduto dopo la diffusione social dei video del pestaggio. Nonostante il tutto sia avvenuto in un luogo residenziale e abitato, nessuno ha contattato i carabinieri per fermare la rissa e l'aggressione del minorenne. Ad esprimere sconcerto per quanto avvenuto i sindaci di Noicattaro e Rutigliano. Raimondo Innamorato e Giuseppe Valenzano scrivono in una nota condivisa: "Siamo disgustati dalle immagini viste nelle ultime ore che coinvolgono un gruppo di giovanissimi delle nostre comunità. Un atto che non può essere giustificato in nessun modo. In queste ore abbiamo raccolto anche lo sconcerto dei cittadini. Vogliamo farci portatori di un messaggio di collaborazione: non basta quanto fanno scuola e famiglie, non bastano neppure i gesti simbolici e le manifestazioni di piazza che si dimenticano appena si spengono le luci"