video suggerito
video suggerito

Bari, muore senzatetto rifugiato di 46 anni. L’UNHCR: “Siamo sgomenti”

Un rifugiato di origine eritrea di 46 anni, senza fissa dimora, è morto a Bari nei giorni scorsi. A renderlo noto l’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) che oggi partecipa ai funerali. L’uomo, che era in Italia da circa cinque anni, viveva in un giaciglio precario nei pressi del Parco Perotti: soffriva di gravi problemi respiratori.
A cura di Davide Falcioni
0 CONDIVISIONI
Immagine

Un rifugiato di origine eritrea di 46 anni, senza fissa dimora, è morto a Bari nei giorni scorsi. A renderlo noto l'Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) che oggi partecipa ai funerali. L'uomo, che era in Italia da circa cinque anni, viveva in un giaciglio precario nei pressi del Parco Perotti dove un volontario dell'Unhcr lo aveva soccorso la domenica delle Palme: era stato trovato con gravi problemi respiratori e in una condizione di malnutrizione avanzata.

Nonostante i soccorsi da parte di volontari e vigili urbani, e il successivo ricovero in ospedale, il rifugiato è deceduto dopo alcune ore. L'Unhcr sottolinea che il 46enne – di cui non è stata rivelata l'identità – viveva in condizione di "forte precarietà, assistito da associazioni di volontariato e costretto a continui spostamenti che lo hanno condotto in uno stato di prostrazione fisica e mentale, sempre più ai margini". "I rifugiati che ricevono protezione in Italia – commenta Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l'Italia, la Santa Sede e San Marino – aspirano a diventare parte attiva della società, a tal fine occorre indirizzare ogni misura nell'ottica dell'integrazione, in modo che nessuno venga lasciato indietro. La morte tragica di questo rifugiato, estremamente fragile e invisibile, ci lascia sgomenti. Sovente, le persone rifugiate vivono situazioni personali molto complesse".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views