video suggerito
video suggerito

Bari, medico di famiglia ha un malore nel suo studio e muore. Anelli: “Troppo stress per i colleghi”

Le dichiarazione del presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, commentando la morte del medico di famiglia di Bari, Giuseppe Macchione. “Il timore diffuso tra i colleghi è che lo stress e i ritmi di lavoro insostenibili possano impattare negativamente sulla salute dei colleghi”.
A cura di Biagio Chiariello
270 CONDIVISIONI
Immagine

Sarebbe andato in pensione a breve Giuseppe Macchione, tutti lo chiamavano Pino; era medico di famiglia, un punto di riferimento per il quartiere San Paolo, a Bari. A stroncarlo è stato un infarto fulminante, mentre si trovava all’interno del suo studio dove quotidianamente assisteva decine di pazienti.  Avrebbe compiuto 70 anni a maggio.

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di ieri, 18 dicembre, mentre nel suo studio non c’erano pazienti. Tutti i tentativi di rianimarlo da parte dei suoi colleghi non hanno dato i risultati sperati.

Infettivologo, Macchione aveva sempre lavorato come medico di medicina generale. Nel 2010 aveva contribuendo nel 2010 alla fondazione della struttura innovativa al quartiere San Paolo a Bari, diventando un punto di riferimento per tantissimi pazienti. Oltre alla sua attività clinica, aveva dedicato del tempo come volontario nei consultori, sensibilizzando sulle malattie sessualmente trasmissibili.

“Esprimo il mio profondo cordoglio e la vicinanza dell’Ordine di Bari alla famiglia e ai colleghi. Non nascondo che siamo preoccupati. Il timore diffuso tra i colleghi è che lo stress e i ritmi di lavoro insostenibili possano impattare negativamente sulla salute dei medici ed essere tra le concause della morte di alcuni colleghi”. Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici, commenta così la morte di Giuseppe Macchione.

Auspico – dice Anelli – che siano accolte le giuste rivendicazioni della categoria in termini di lavoro in associazione, con il supporto del personale di studio per ridurre almeno in parte il gravoso carico burocratico. Servono interventi concreti, spesso semplici e allo stesso tempo efficaci, capaci di ridurre i processi burocratici spesso inutili, come i piani terapeutici, e la semplificazione delle prescrizioni e delle procedure per migliorare l’esercizio della professione medica".

I funerali si sono svolti oggi 19 dicembre, alle 16.30, nella chiesa di Santa Fara a Bari.

270 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views