Bari: dichiarava al fisco 7mila euro ma faceva investimenti per un milione
I carabinieri del comando provinciale di Bari, in ossequio alla legge del codice antimafia, hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale della confisca di beni mobili ed immobili emessa dal Tribunale di Trani – sezione misure di prevenzione nei confronti del pluripregiudicato Francesco Recchia e dei suoi familiari. A richiederlo è stata la Procura della Repubblica.
Dalle indagini è emerso che Recchia, ripetutamente condannato per furto e ricettazione e attualmente sorvegliato speciale, ha accumulato in modo illecito, sin dai primi anni Ottanta, capitali che ha reinvestito nell'acquisto di un intero stabile ad Andria, composto da due appartamenti di oltre 200 metri quadri ciascuno, e un ampio locale commerciale. L'intera acquisizione immobiliare è stata effettuata senza mai ricorrere a prestiti o mutui bancari.
Il tribunale ha pienamente condiviso e accolto il quadro investigativo delineato dagli uomini dell'Arma, in cui è stata accertata l'illecita provenienza dei capitali accumulati dal proposto e dai suoi congiunti. Lo stile di vita di Recchia, monitorato dagli investigatori per oltre 30 anni, ha consentito di appurare che, a fronte di un reddito medio annuo dichiarato al fisco di circa 7.000 euro, ha investito somme di denaro quantificate in oltre un milione di euro.