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Bari, Al Policlinico medici salvano un bimbo di 8 anni asportando tumore al cervello dal naso

Al Policlinico di Bari un bimbo di 8 anni è stato sottoposto a una rarissima operazione chirurgica per l’asportazione di un tumore attraverso il naso. Il piccolo è stato seguito dall’equipe neurochirurgica multidisciplinare del prof Francesco Signorelli.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Al Policlinico di Bari, l'equipe neurochirurgica del prof Francesco Signorelli è riuscita ad asportare un tumore al cervello in un bimbo di 8 anni attraverso il naso. Si tratta di un'operazione molto difficile e rarissima in Italia compiuta nell'ospedale universitario barese da un team multidisciplinare. Il craniofaringioma, un raro tumore cerebrale, era stato localizzato nell'ipotalamo, area del cervello che controlla le funzioni vegetative.

Il paziente era un bimbo di soli 8 anni che con la famiglia si è recato presso il Policlinico di Bari ed è stato preso in cura dall'equipe neurochirurgica del prof Signorelli. Il tumore è stato asportato per via endoscopica, ossia attraverso la cavità nasale. Si tratta di un approccio poco frequente nei bambini, stando a quanto spiegato dal prof Signorelli. "Negli adulti abbiamo un'importante esperienza con casi simili – ha continuato -. A Bari arrivano anche casi da fuori regione. I bimbi hanno invece un naso molto piccolo, è difficile compiere le manovre chirurgiche".

Il professore ha spiegato di aver studiato la situazione con un team multidisciplinare composto dagli otorini del team del prof. Quaranta, gli oncoematologi pediatri del dottor Santoro, la dottoressa Perillo, gli anestesisti del prof. Ranieri, le dottoresse Riefolo e Paganetti, ed i rianimatori guidati dal prof. Grasso. "Abbiamo valutato l'operazione fattibile e preferibile alla via chirurgica transcranica". Nessuna apertura del cranio per il piccolo, ma solo strumenti endoscopici pediatrici. Con la guida del neuronavigatore, i medici hanno raggiunto in maniera mini-invasiva la massa ipotalmica e hanno asportato il tumore con successo. "Abbiamo evitato danni ai tessuti circostanti – ha continuato Signorelli -. Adesso il paziente è ancora ricoverato, ma potrà tornare presto a casa”.

Questo genere di trattamenti vengono effettuati in pochissimi centri in Italia e tra questi c'è il Policlinico di Bari. "Per queste operazioni i pazienti pediatrici erano trasferiti d’ufficio in altri centri, questo adesso non succede più. Abbiamo un team multidisciplinare che li prende in carico e valuta il percorso migliore per loro”, ha concluso il direttore generale dell’ospedale universitario barese, Antonio Sanguedolce.

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