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Barcone di migranti si capovolge al largo di Lampedusa: 21 dispersi, anche bimbi

La Guardia costiera ha soccorso sette persone che si trovavano su una barca capovolta in acque territoriali italiane. I superstiti del naufragio hanno raccontato di essere partiti in 28 dalla Libia il primo settembre, tra cui diversi bambin e di aver pagato 5.500 euro per la traversata.
A cura di Antonio Palma
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Ennesima tragedia nel Mediterraneo dove un barcone carico di migranti si è capovolto al largo di Lampedusa facendo precipitare in mare tutti gli occupanti. Almeno 21 persone sarebbero disperse tra cui diversi bambini. A raccontarlo sono gli unici 7 superstiti del naufragio che sono stati soccorsi oggi dalle motovedette della Guardia Costiera italiana mentre si aggrappavano ai resti della barca.

Stando alla loro testimonianza raccolta nell'immediatezza di fatti, subito dopo il salvataggio, il gruppo di migranti infatti era composto da 28 persone al momento della partenza dalla Libia, tra cui diversi bambini. L'imbarcazione con i migranti, un gruppo di siriani e sudanesei, sarebbe stata messa in mare lo scorso primo settembre, nel pomeriggio di domenica intorno alle 16, a Sabratah. Dopo appena un giorno di navigazione, però, a bordo ci sarebbe stato un incidente per le avverse condizioni meteo.

La nave avrebbe perso i motori prima di capovolgersi andando alla deriva per giorni. Tutti sarebbero finiti in acqua, compresi almeno tre bambini che sono scomparsi in mare. I superstiti hanno detto di aver perso i cellulari e ogni cosa nel naufragio e di non essere riusciti a lanciare l'allarme. Una volta individuati, è scattato l'allarme e l'operazione di ricerca e soccorso. Sono stati raggiunti  in mare dalle motovedette della nostra Guardia costiera, in acque territoriali italiane.

I naufraghi sono stati raccolti dalla motovedetta Cp 324 e condotti a Lampedusa dove sono stati fatti sbarcare al molo Favarolo e quindi trasferiti all'hotspot di contrada Imbriacola dove vengono assistiti dai sanitari. Qui hanno raccontato ai presenti e poi alla polizia il viaggio sul barcone e il naufragio. I sette sopravvissuti, tutti uomini, hanno riferito di aver pagato 5.500 euro per la traversata dalla Libia verso la Sicilia.

La Guardia costiera fa sapere che nel luogo indicato dai superstiti sono in corso le ricerche dei dispersi che si trovavano sul barcone semiaffondato individuato questa mattina a circa 10 miglia a sudovest di Lampedusa. Attive sia unità navali sia un aereo ATR 42 del Corpo. Il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo della Guardia costiera di Roma ha allertato inoltre i centri di soccorso libico, maltese e tunisino.

“Siamo attoniti davanti all’ennesima tragedia consumata a largo di Lampedusa. Mentre le Autorità competenti stanno cercando di fare chiarezza su quanto accaduto, i sette sopravvissuti di quello che sembra essere stato un naufragio, sono stati accolti all’hotspot di Contrada Imbriacola, dove stanno ricevendo tutta l’assistenza necessaria. L’Umanità di Volontarie e Volontari, Operatrici e Operatori della CRI sta dando conforto a quanti, dopo terribili momenti, sono giunti sulle nostre coste, dopo essere stati recuperati in mare" ha dichiarato Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, aggiungendo: "Troppo spesso il viaggio di speranza che porta molte persone, donne, uomini, bambine, bambini, a compiere una traversata alla ricerca di una vita dignitosa si interrompe tragicamente. Vite spezzate che ci riportano alla mente i rischi che in tanti sono disposti a correre pur di poter stringere tra le proprie mani la speranza un domani migliore”.

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