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Barbara Capovani uccisa dall’ ex paziente, la zia di Seung: “Chiedo scusa, lo Stato doveva aiutarlo”

La zia di Paul Seung, il 35enne arrestato con l’accusa di aver aggredito e ucciso la psichiatra Barbara Capovani a Pisa, ha voluto chiedere scusa alla famiglia della dottoressa tramite il programma tv Storie italiane. “Mio nipote doveva essere curato – ha aggiunto -. Lo Stato doveva fare qualcosa”
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Certo che voglio chiedere scusa a questa famiglia. Solo Dio può farci qualcosa. Sono una mamma e so che Barbara aveva 3 figli. Sono tutti nelle mie preghiere, vorrei conoscere questi ragazzi. So che il mio è un gesto forte, ma sto male". A parlare è la zia di Gianluca Paul Seung, l'uomo accusato dell'omicidio della psichiatra Barbara Capovani, uccisa fuori dall'ospedale Santa Chiara di Pisa dove lavorava. La zia del giovane fermato ha chiesto scusa ai familiari della psichiatra davanti alle telecamere della trasmissione Tv "Storie italiane" in onda su Rai 1.

"Mio nipote? doveva essere curato. Non era mia sorella a poter fare qualcosa per lui, era lo Stato – ha sottolineato la donna nell'intervista anonima -. Qualcuno deve intervenire in queste situazioni perché si verificano tutti i giorni. Qui si ammazza come se niente fosse. Mia sorella (sua madre) ha fatto di tutto per aiutarlo, ma lui non voleva vederla. Non stava bene e sua madre si era chiusa in se stessa. Si era allontanata anche da me".

Secondo quanto raccontato dalla donna, Seung si sarebbe fatto vedere per l'ultima volta prima dell'omicidio circa 15 giorni fa. "Era poco lontano da casa – ha spiegato -. Da qui passava per andare a prendere il treno. Viaggiava fino a Lucca, a Pisa e a Napoli. Restava per un periodo sotto osservazione e poi era libero di uscire e di andare dove preferiva".

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L'ossessione per la psichiatra Capovani

Il 35enne è stato fermato il 23 aprile scorso ed è stato in passato uno dei pazienti psichiatrici dell'ospedale Santa Chiara. Residente a Torre del Lago (Viareggio) era da tempo disoccupato e conosciuto dalle forze dell'ordine per comportamenti borderline e lettere recapitate a vari enti della Versilia nelle quali denunciava presunti complotti. Negli anni aveva accumulato anche fogli di via dalle province di Lucca, di Prato e di Pisa. Seung aveva diversi procedimenti penali in corso.

Sui suoi social più volte citava la dottoressa aggredita davanti all'ospedale pisano, addossando su di lei le "colpe" relative a complotti e perfino guerre internazionali. In un post scriveva: "Le cellule staminali sono vendute da Putin, Zelensky e Barbara Capovani".

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