Barbara Capovani colpita almeno 10 volte. La madre del killer: “Avrei preferito fosse successo a me”
La psichiatra Barbara Capovani, aggredita fuori dal suo reparto una settimana fa a Pisa e morta dopo ore di agonia, è stata uccisa con almeno una decina di colpi alla testa e al volto. Per ucciderla, l’assassino ha usato un oggetto contundente "molto duro e smussato", come un mattarello. Questo è quanto si apprende da ambienti investigativi relativamente all'autopsia eseguita oggi sul corpo della psichiatra dal medico legale Marco Di Paolo.
I colpi hanno raggiunto Capovani prima alla testa, mentre dava le spalle all’aggressore e stava per slegare la bicicletta per tornare a casa dopo il lavoro in ospedale, e poi nella ragione cranio-facciale, e dunque sferrati frontalmente dall’omicida. Entro 60 giorni il medico legale consegnerà le sue conclusioni rispetto all'esame autoptico finalizzato anche a individuare l'oggetto utilizzato durante l'aggressione.
La madre di Seung: "Posso solo chiedere perdono"
Gianluca Paul Seung, 35enne di Torre del Lago (Lucca), è l’uomo accusato e arrestato per l’omicidio. È un ex paziente della vittima, da domenica si trova rinchiuso in regime di custodia cautelare nel centro clinico del carcere Don Bosco di Pisa. Gli inquirenti gli contestano anche l'aggravante della premeditazione.
"Sono addoloratissima, perché quanto accaduto è qualcosa di bruttissimo, di terribile. Avrei preferito che fosse successo a me. E non a quella povera donna", le parole affidate a Repubblica Firenze della madre dell’aggressore. "So che conta poco, ma posso solo chiedere perdono da parte mia. Io oggi mi sento di dire solo questo poi vedremo che cosa accadrà. Sono uscite, su mio figlio e sulla sua storia, anche cose non vere. Per ora non credo io possa dire molto altro", ha aggiunto la donna.
Funerali privati per la psichiatra
La famiglia della vittima, intanto, ha chiesto funerali privati per Capovani. L’ultimo saluto alla dottoressa è in programma domenica alle 16 nell'aula magna del Palazzo della Sapienza. Il Comune ha disposto il lutto cittadino con bandiere esposte a mezz'asta in tutti i luoghi pubblici della città per lo stesso giorno.
"I familiari della dottoressa Barbara Capovani – si legge in una nota dell'Università di Pisa – alla luce delle straordinarie manifestazioni di affetto registrate in questi giorni, al fine di consentire l'ordinato svolgimento delle esequie previste per il giorno 30 aprile presso la Sapienza e il doveroso rispetto del luogo messo gentilmente a disposizione dall'Università di Pisa, che può consentire una capienza massima di 300 posti a sedere, precisano che la partecipazione potrà essere consentita ai soli familiari, colleghi e amici e chiedono che, nel rispetto di quello che sarebbe stato il volere di Barbara, non siano effettuate riprese audio e video all'interno del Palazzo. Ringraziamo tutti per l'eccezionale e commovente partecipazione al nostro dolore. Chi vorrà manifestare la sua vicinanza a Barbara e dedicarle un ricordo, potrà partecipare alla fiaccolata prevista per il prossimo 3 maggio".