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Banda della Magliana, sequestrati beni per 1 milione di euro a Diotallevi

Operazione della guardia di finanza e dei carabinieri del Ros contro Ernesto Diotallevi: sequestrate diverse opere d’arte, nella sua collezione quadri di Balla, Schifano e Monachesi.
A cura di B. C.
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Quote societarie, oggetti d'antiquariato ed opere d'arte, tra cui quadri di Giacomo Balla, Mario Schifano e Sante Monachesi, per un valore di un milione di euro sono state sequestrate a Ernesto Diotallevi, uno dei capi storici della Banda della Magliana, nell'ambito della "Operazione Trent'anni" condotta dalle fiamme gialle di Roma e dai carabinieri del Ros. Si tratta della fase delle indagini che lo scorso novembre avevano portato i finanzieri al sequestro di numerosi beni, conti bancari immobili, auto, un appartamento a Fontana di Trevi e un complesso turistico in Sardegna nella disponibilità di Diotallevi e degli altri componenti del suo nucleo familiare per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro. Come si legge nelle carte che hanno portato al sequestro "Diotallevi – all’esito degli accertamenti economico-patrimoniali eseguiti – era risultato a capo di una complessa realtà economica criminale, caratterizzata dall’illecita accumulazione di utilitas in valore sproporzionato rispetto ai redditi lecitamente dichiarati". Nei confronti dell'ex capo della Magliana è stato disposto anche il sequestro del  restante 50% del capitale sociale della "C. Immobiliare S.r.l.", con sede a Rimini, dichiaratamente attiva nella "compravendita di beni immobili" oltre che l'intero capitale sociale e patrimonio aziendale della "Lampedusa S.r.l.", con sede a Fiumicino (Roma), finalizzata alla "costruzione di navi ed imbarcazioni", e una autovettura.

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