Banca versa per errore 45mila euro: pensionato li spende, si ritrova pensione bloccata
Si era ritrovato all'improvviso un accredito di 45mila euro sul proprio conto corrente e dubbioso aveva chiesto informazioni all'istituto di credito ricevendo però rassicurazioni sulla regolarità dell'operazione. Per questo un 70enne di Imperia aveva deciso di spendere quei soldi così ,quando la banca gli ha chiesto indietro la somma ,lui non aveva più nulla e si è ritrovato qualche giorno dopo con la pensione di invalidità bloccata con tutti gli arretrati previsti. Non solo, la banca non ha voluto sentire ragioni e per lui è scattata anche la richiesta di inserimento nella "centrale rischi", la cosiddetta black-list dei correntisti insolventi.
Allo sfortunato pensionato non è rimasto altro che avviare una battaglia giudiziaria che continua da oltre un anno. L'episodio infatti ha inizio circa un anno fa, nell'agosto del 2015, quando il 70enne scopre un accredito di 44.964,03 euro. Il problema è che l'anziano proprio in quel periodo attendeva un bonifico dall'estero come risarcimento per un incidente. Per precauzione l'uomo si era voluto assicurare che quella fosse la somma prevista ricevendo anche rassicurazioni dall'istituto di credito.
"Il mio assistito per correttezza è andato in banca a verificare da dove provenissero i soldi e sia il cassiere che il funzionario della filiale gli hanno risposto che era un'operazione regolare" ha spiegato l'avvocato del 70enne, aggiungendo: "Dopo aver ricevuto garanzia che l'Iban utilizzato era proprio il suo ne ha approfittato per chiudere un paio di finanziamenti e per fare qualche altra spesa". Una ventina di giorni dopo però la banca lo ha convocato per spiegare che c'era stato un errore e che doveva restituire quei soldi. Il 70enne ormai aveva speso tutto ma capendo il problema "si era impegnato a restituire il credito, a due o trecento euro al mese, che avrebbe trattenuto dalla sua pensione di 780 euro al mese". La banca però non ha sentito ragioni e gli ha bloccato l'intera pensione con gli arrestarti appena accreditati.
