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Banca Etruria: assolti gli imputati compreso Boschi padre. La deputata: “Ho pianto come una bambina”

Sono stati tutti assolti gli imputati per il processo sulle “consulenze d’oro” di Banca Etruria “perché il fatto non sussiste”. Tra questi il padre di Boschi, con la figlia che si commuove.
A cura di Giacomo Andreoli
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"Ho pianto come una bambina, in ufficio, alla Camera. Questa vicenda ha segnato la mia vita e la mia carriera molto più di quanto uno possa pensare". La deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi commenta così l'assoluzione del padre, Pierluigi, nel processo per le cosiddette "consulenze d'oro" di Banca Etruria. Come lui risultano innocenti anche altri 13 imputati. La sentenza è stata pronunciata dal giudice di Arezzo Ada Grignani. Per Pierluigi Boschi, ex vicepresidente della Banca, il pm Angela Masiello aveva chiesto un anno di galera. Coinvolti alche altri tre ex dirigenti: Luciano Nataloni, Claudia Bugno e Luigi Nannipieri. Il reato ipotizzato era quello di bancarotta semplice, con pena di un anno di reclusione. Per le altre posizioni erano stati chiesti otto mesi di carcere.

Secondo le informazioni raccolte dalla Procura le consulenze avrebbero pesato sui conti della Banca per circa 4 milioni di euro e avrebbero coinvolto grandi società e famosi studi legali di Roma, Milano e Torino. Si trattava di incarichi affidati dall'istituto a società di valutazione e analisi di un'eventuale fusione con la Banca Popolare di Vicenza per evitare il crac finanziario. Dopo che le consulenze furono affidate non si concretizzò nulla, motivo per cui l'accusa le ritiene "inutili e ripetitive". Ora, però, non si esclude un processo di appello. Il procuratore Roberto Rossi, infatti, ha spiegato che si attendono le motivazioni della sentenza di primo grado per valutarlo.

L'avvocato difensore di Pierluigi Boschi, Gildo Ursini, ha commentato dicendo che il suo assistito "ha sempre creduto nella giustizia, nella convinzione di non aver fatto mai nulla di male ed ha dovuto subire comunque questa prova". Se non ci sarà un ricorso il padre dell'ex ministra Boschi avrà chiuso tutte le pendenze legali del caso Banca Etruria. Per ora, infatti, non ha ricevuto alcuna condanna definitiva, risultando innocente in tutti i filoni dell'inchiesta.

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