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Bambina ricoverata d’urgenza per una necrosi al gluteo ma non può essere operata: “Mancano i medici”

I dolori sono iniziati la notte del 21 agosto, la causa della necrosi al momento rimane ignota, potrebbe essere stata una reazione allergica a un farmaco.
A cura di Elisabetta Rosso
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Una bambina di 9 anni è stata trasportata con urgenza all'ospedale Perrino di Brindisi per una necrosi del muscolo del gluteo. Quando arriva però i genitori scoprono che non può essere operata, in chirurgia plastica manca il personale. Consigliano quindi di spostare la bambina all'ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, i genitori scelgono di portare la figlia al Bambin Gesù di Roma seguiti da un'infermiera specializzata per non sospendere la terapia di idratazione con flebo.

I dolori sono iniziati la notte del 21 agosto, la causa della necrosi al momento rimane ignota, potrebbe essere stata una reazione allergica a un farmaco. Una volta arrivata in ospedale la bambina è stata visitata, dopo gli esami radiologici è stato disposto l'intervento. A causa di ferie e malattie il personale non era sufficiente per operarla in loco e la paziente è stata trasferita al Bambin Gesù di Roma. “La sanità non può andare in vacanza. Ci è sembrato un incubo", ha raccontato a Repubblica il padre della bambina. "È stato terribile venire a conoscenza da un momento all’altro dell’urgenza dell’intervento e poi mentre ci facevamo coraggio, ricadere nell’avvilimento dinanzi allo scenario di assenza di personale medico.

La direzione strategica dell'Asl di Brindisi ha commentato il caso, spiegando che "dopo aver effettuato tutte le indagini necessarie e valutato la possibilità di un intervento chirurgico d'urgenza, accertata l'indisponibilità della sala operatoria per altri interventi in corso, è stato contattato il Policlinico di Bari che ha confermato di poter accogliere la piccola paziente e il personale del Perrino ha subito organizzato il trasferimento protetto in ambulanza a carico della Asl. Tuttavia, i genitori hanno liberamente scelto di portare la bambina all'ospedale Bambin Gesù di Roma, dove era già stata in cura".

Perché non è stato possibile effettuare l'operazione

L'azienda sanitaria ha anche spiegato che "dopo un'attenta analisi del piano ferie e della disponibilità del personale, si è reso necessario l‘accorpamento temporaneo di alcuni reparti, tra i quali quello di Chirurgia plastica a Chirurgia generale. Questa scelta si è rivelata la sola opzione praticabile per garantire la continuità delle attività ordinarie e delle emergenze, mantenendo al contempo gli standard di sicurezza previsti per l'utenza".

Non solo, come sottolinea l'Asl "nella giornata di ieri l'organico sanitario presente era adeguato a garantire la massima sicurezza in tutte le fasi dell'iter diagnostico e terapeutico di ogni paziente. Pur nelle difficoltà del momento derivanti dalla nota carenza di medici, situazione peraltro che caratterizza tutti gli ospedali d'Italia, anche in questa circostanza così particolare, l'ospedale Perrino ha risposto con grande professionalità, impegno e dedizione"

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