Bambina rapita a Cosenza, in un video il momento in cui viene portata via: cosa è successo
È durato fortunatamente solo poche ore il rapimento di una neonata di un giorno avvenuto all'interno della clinica Sacro Cuore di Cosenza. A metterlo a segno ci hanno provato una donna del posto, Rosa Vespa, e il marito di origini senegalesi, Aqua Moses.
I carabinieri li hanno fermati in macchina con la piccola a Castrolibero, dove vivono: erano arrivati a casa per festeggiare coi parenti ai quali avevano detto di aspettare un bambino. Una settimana prima lei aveva scritto sui social di aver partorito.
La ricostruzione del rapimento della bambina a Cosenza
Le immagini registrate da una telecamera interna della struttura sanitario mostrano quanto accaduto nel corridoio del reparto. Si vede la donna, con una mascherina sul volto, avvicinarsi a una culletta per neonati, seguita poco dopo da un uomo con un cappellino in testa. I due tentano di sistemare la neonata nel seggiolino ma non riuscendoci, si allontanano: la donna porta via la piccola in braccio, mentre l'uomo prende il seggiolino.
Secondo una prima ricostruzione fornita dalla polizia, la donna era entrata nella stanza della neomamma, presentandosi come infermiera. "La piccola deve essere visitata dalla pediatra". La mamma e le nonne, notando che la bambina non tornava più in stanza, hanno fatto scattare l'allarme.
Sul posto sono giunte prontamente le volanti della Questura, la Squadra mobile e la polizia scientifica per eseguire i rilievi del caso.
La donna entrata in clinica all'orario delle visite per rapire la bambina
"Il sistema di videosorveglianza della clinica ha funzionato e fortunatamente, grazie alle telecamere, le forze dell'ordine sono riuscite a risalire immediatamente agli autori del terribile gesto". Sono le parole di Saverio Greco, proprietario e responsabile della clinica dove è avvenuto il tentato sequestro.
"Sono stati attimi molto difficili – ha aggiunto – soprattutto per la famiglia, per la mamma. Ringraziamo gli uomini delle forze dell'ordine che sono stati molto efficienti".
"La donna – ha detto Greco – è entrata alle 18:09 durante l'orario di visita. Non chiediamo a chi entra i documenti d'identità. Quanto accaduto ci farà ripensare alle misure di ingresso".
"Ero con la polizia e la piccola era vestita con abitini da maschietto – ha aggiunto il proprietario e responsabile della struttura legale a cui fa capo la clinica -. Poi gli agenti hanno fatto i controlli e fermato i due e ora la bimba è in ospedale per i controlli di routine".