Bambina morta dopo il ricovero, indagati genitori: l’avrebbero scossa fino ad ucciderla
Potrebbe essere morta a causa della "shaken baby sindrome", ossia di violenti scossoni provocati da terzi, la piccola Lavenda O., bimba di un anno e mezzo di Montebelluna (Treviso) arrivata all'ospedale di Padova negli ultimi giorni dello scorso dicembre e deceduta il 3 gennaio.
È intorno a questa ipotesi che la Procura della Repubblica di Treviso ha iscritto i genitori nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio preterintenzionale. La bambina avrebbe accusato i primi malori mentre si trovava nella culla, con crisi respiratorie che hanno indotto i genitori a far intervenire i sanitari. La gravità del quadro aveva indotto i medici a trasportare in elicottero la piccola a Padova dove non è stato possibile salvarla. Gli esami definitivi dell'autopsia saranno in ogni caso disponibili solo tra alcune settimane.
Cosa è la shaken baby sindrome
La Sindrome del Bambino Scosso (Shaken Baby Syndrome, SBS) è una grave forma di maltrattamento infantile che si verifica quando un neonato o un bambino piccolo viene scosso violentemente. Questo gesto può causare danni cerebrali permanenti, disabilità fisiche e cognitive, e in alcuni casi può portare alla morte.
Quando un bambino viene scosso, la testa si muove avanti e indietro in modo incontrollato. Poiché i muscoli del collo dei neonati sono molto deboli e il cervello è ancora in sviluppo, questo movimento può causare lesioni gravi. Lo scuotimento può provocare emorragie cerebrali, gonfiore del cervello (edema) e danni ai vasi sanguigni. Spesso si osservano emorragie retiniche, che possono portare a problemi alla vista o cecità.