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Ballarò, l’ultima prima del voto con Casini, Alfano e Ambrosoli

Ospiti della serata Alfano, Casini ed Ambrosoli. Clamorosi casi giudiziari continuano a minare la credibilità dei partiti e, inevitabilmente, a dettare l’agenda della campagna elettorale.
A cura di Andrea Parrella
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Ballarò anticipa alla domenica l'ultima puntata a precedere il voto. Sono ospiti della puntata Pierferdinando Casini, Angelino Alfano e Umberto Ambrosoli, oggi protagonista a Piazza Duomo, appoggiato da Bersani, Prodi e Vendola. Nell'apertura, in assenza di Crozza, dopo la sua prestazione difficoltosa al Festival di Sanremo 2013, lo sostituiscono Luca e Paolo, con uno sketch (ecco il video) che ironizza sulla scena realizzata dai due omosessuali che sul palco di Sanremo hanno confessato con dei semplici cartelli la loro storia.

Aprono Ambrosoli ed Alfano, espressioni della lotta principale il cui esito sarà ago della bilancia delle prossime elezioni politiche. Si percepisce immediatamente, tra i due, una netta differenza di impostazione comunicativa: il candidato a Regione Lombardia mostra il proprio pedigree prestato alla politica, mentre Alfano, dal canto suo, tenta immediatamente di ribaltare la situazione valorizzando l'operato del precedente governo sulla corruzione, ma anche attaccando la parte opposta:

Tra i due si accende subito la miccia, si parla del caso Finmeccania e dell'arresto di Orsi.  parla di discrezionalità del magistrato e Ambrosoli risponde con sottile ironia:

Interviene Pierferdinando Casini, che sottolinea come sia anomalo che nei giorni appena precedenti alla campagna elettorale decine di casi di questo tipo inquinino la propaganda. Gli fa da eco anche Alfano:

Alfano sostiene che la responsabilità civile dei magistrati, così come per i medici e per qualunque professionista commetta un errore. E' evidente che, per quanto si provi a decentrare la questione  dallo stampo politico, non c'è alcuna possibilità che ciò avvenga. Nel frattempo interviene Manfellotto, con una questione che pare francamente inoppugnabile:

Poi c'è uno dei viaggi europei di Ballarò in Lussemburgo, riconosciuta patria della concorrenza fiscale. I vantaggi fiscali per le aziende sono inimmaginabili, sia per la detassazione su utili che per quella sui dipendenti. Ma non è solo questo il vantaggio:

Pierferdinando Casini si esibisce poi in un saggio di tribuna politica, molte problematiche da estirpare, poche soluzioni:

La puntata, nella sua fase iniziale, si incentra principalmente sul duello Alfano-Casini. Il tema della fiscalità, evergreen che impera anche durante questa campagna elettorale, porta ad uno scontro duro tra i due e finisce con il leader Udc:

Ballarò prova inoltre a dare voce ai partiti generalmente ritenuti piccoli. Non è un gran bel vedere, dobbiamo ammetterlo.

Poi, successivamente, la trasmissione da spazio a messaggi dei tre candidati principali, Berlusconi, Bersani e Monti:

E c'è spazio anche per Beppe Grillo, che proprio oggi ha rinunciato a partecipare ad un'intervista a SkyTg24. In una piccola dichiarazione rilasciata ribadisce uno dei principali precetti del Movimento 5 Stelle:

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