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Baby squillo: spunta la lista dei clienti “insospettabili”

Sarebbero una ventina i clienti “insospettabili” delle baby squillo del litorale romano individuati dalle forze dell’ordine: ora si indaga sulla rete di contatti.
A cura di Redazione
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L'inchiesta è partita dalla denuncia di una madre preoccupata dalla vita condotta dalla sua giovanissima figlia e dalle numerose segnalazioni dei servizi sociali di Ladispoli che segnalavano "comportamenti ad alto rischio tra minori che utilizzano il proprio corpo in cambio di soldi, ricariche telefoniche, droghe". Dalle verifiche effettuate è emerso così un vero e proprio giro di prostituzione minorile, con 3 ragazzine di 15 e 16 anni che frequentavano regolarmente uomini più anziani in cambio di soldi e droga. Stando a quanto riporta il Messaggero citando fonti della procura, "a volte bastava poco, qualche euro, quasi un'elemosina" ed i contatti continuavano attraverso i social network.

Nelle ultime ore però sembrano emergere nuovi particolari, con gli inquirenti che sono riusciti ad individuare un vero e proprio giro di prostituzione minorile, con almeno una ventina di nomi "interessati dalle indagini". Si tratterebbe di una lista di clienti abituali, con la presenza dei cosiddetti "insospettabili, persone che conducevano una vita normale e tranquilla salvo poi frequentare periodicamente le tre minorenni. Resta invece tutta da verificare la presenza di una "organizzazione dedita all’induzione e allo sfruttamento della prostituzione minorile oltre che allo spaccio di sostanze stupefacenti", così come non è da escludere un ulteriore ampliamento dell'indagine, con il coinvolgimento di altre giovanissime ragazzine della zona.

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