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Baby squillo Parioli, si indaga sul suicidio del tecnico Enea

Potrebbe esserci la vicenda delle baby prostitute romane dietro il suicidio del tecnico del centro ricerche Enea Casaccia, trovato impiccato due giorni fa. Nel suo ufficio sarebbero stati ritrovati scritti, destinati alla famiglia, che conterrebbero riferimenti espliciti alla vicenda dei Parioli.
A cura di S. P.
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Potrebbe esserci un legame tra il caso delle baby squillo dei Parioli e il suicidio di S.S., tecnico dell’Enea trovato morto alcuni giorni fa nel centro di ricerche della Casaccia. L’uomo non era rientrato a casa la sera del 29 aprile e da allora erano state avviate le ricerche. Secondo quanto si è appreso da fonti della polizia, nell’ufficio del tecnico sarebbero stati trovati degli scritti lasciati ai familiari nei quali sarebbero contenuti riferimenti alle due ragazzine minorenni che si prostituivano in un appartamento nel quartiere bene di Roma. Il materiale raccolto dagli investigatori è ora in mano ai magistrati che gestiscono il fascicolo sulla morte del tecnico.

Sul motivo del suicidio restano molte ombre – Probabilmente, è quanto ricostruiscono diverse fonti di stampa, l’uomo temeva che il suo nome potesse venire accostato alla vicenda delle baby squillo. In ogni caso, al momento, nulla è stato verificato. Sul motivo del suicidio restano infatti molte ombre anche perché il nome del tecnico Enea non figura nell'inchiesta né tra i testimoni, né tra coloro che sono stati rinviati a giudizio nel processo sulle baby squillo che partirà il prossimo 16 maggio.

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