“Avviso ai vegetariani, gli animali si sono macellati volontariamente”, ristorante nella bufera
Un cartello, probabilmente non troppo recente, appeso al muro di un'osteria di Polesine Parmense, in provincia di Parma, scatena una polemica dai toni accesi. Si tratta di un foglio bianco, con il disegno di un maiale nella parte bassa. Poi la scritta: "Avviso ai vegetariani". E al centro del cartello, appeso a una parete di legno, l'avvertimento: "I maiali si sono presentati spontaneamente alla macellazione". Un cliente nota il manifesto, lo fotografa, lo posta sui social e scoppia il putiferio. Sulla pagina Facebook della storica osteria emiliana piovono recensioni negative. Una, due stelle, pochi cenni a qualità e servizio offerti, e la protesta sul cartello che tiene banco per diverse ore. Qualcuno tuona: "Quando un ristoratore, piuttosto che agire intelligentemente in fatto di marketing (i vegani rappresentano una grande fetta del mercato), si scaglia contro una parte della popolazione senza alcun motivo, mi domando cosa sia andato storto nell'evoluzione. Senza parole". E a rincarare la dose ci sono altre recensioni negative: "Sono vegana, ma a me chi fa dell'umorismo con la vita degli altri non piace in generale".
In poche ore la foto del cartello raggiunge alcuni gruppi, tra cui una comunità online di soli vegani. E, nel contempo, la controrisposta arriva dai clienti abituali del locale. "È un cartello umoristico che non offende nessuno. Non infastidisce in alcun modo", ha scritto qualcuno su Facebook. E a ribattere, dopo poche ore dallo scoppio della polemica, sono i gestori del ristorante. "Vogliamo precisare che non era nostra intenzione urtare la suscettibilità di nessuno. La stampa ci è stata omaggiata da un cliente ed è stata esposta senza dare troppa importanza alla cosa. Di certo può essere stata una nostra leggerezza, e di questo chiediamo scusa. Concludendo, in tutta sincerità, non pensavamo si potesse scatenare un putiferio simile". E dopo le scuse dei titolari del locale, diffuse via social, il cartello è stato rimosso. Ma le lamentele non si placano. Questa volta da parte di chi sosteneva che quella stampa, la stampa che ha scatenato il "putiferio", dovesse restare appesa a quella parete.