Avigan, interviene l’AIFA: “Non esistono studi relativi all’efficacia e alla sicurezza del farmaco”
L'Italia continua a far fronte all'emergenza sanitaria e nell'attuale scenario di panico imperversano notizie di ogni tipo riguardanti farmaci e possibili cure in grado di sconfiggere il coronavirus. Da alcune ore circola sui social un video in cui si parla dell'Avigan (favipiravir), farmaco anti-influenzale che Cina e Giappone starebbero sperimentando per la lotta al coronavirus. Nel vortice di notizie sul Covid-19 che ogni giorno ci travolgono, alcuni quotidiani internazionali si sono occupati del caso dell'Avigan, ad esempio il britannico The Guardian, citando fonti cinesi secondo le quali il farmaco avrebbe dei "chiari effetti nel trattamento del coronavirus".
L'Agenzia del Farmaco: "Non esistono studi clinici sull'efficacia del farmaco"
Il farmaco, tuttavia, non è autorizzato né in Europa, né negli USA. A sottolinearlo è l'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), che in un documento pubblicato il 22 marzo sottolinea i dubbi della comunità scientifica rispetto ad una possibile sperimentazione dell'Avigan nel trattamento al coronavirus: "Ad oggi – recita il comunicato – non esistono studi clinici pubblicati relativi all’efficacia e alla sicurezza del farmaco nel trattamento della malattia da COVID-19". E il documento prosegue così:
Sono unicamente noti dati preliminari, disponibili attualmente solo come versione pre-proof (cioè non ancora sottoposti a revisione di esperti), di un piccolo studio non randomizzato, condotto in pazienti con COVID 19 non grave con non più di 7 giorni di insorgenza, in cui il medicinale favipiravir è stato confrontato all’antivirale lopinavir/ritonavir (anch’esso non autorizzato per il trattamento della malattia COVID-19), in aggiunta, in entrambi i casi, a interferone alfa-1b per via aersol. Sebbene i dati disponibili sembrino suggerire una potenziale attività di favipiravir, in particolare per quanto riguarda la velocità di scomparsa del virus dal sangue e su alcuni aspetti radiologici, mancano dati sulla reale efficacia nell’uso clinico e sulla evoluzione della malattia.
E proprio in merito ad una eventuale sperimentazione, l'Aifa fissa per domani, lunedì 23 marzo, una seduta di domani in cui "la Commissione si esprimerà in modo più approfondito rispetto alle evidenze disponibili per il medicinale favipiravir".
Luca Zaia: "Il farmaco verrà sperimentato in Veneto"
Tuttavia nelle ultime ore, come riporta Il Messaggero, il governatore Luca Zaia ha immediatamente cavalcato la notizia del video virale che sta circolando in rete e su tutti i social: "Sta girando un video di un farmaco giapponese, l'Avigan. L'Aifa ha dato l'ok alla sperimentazione, e verrà sperimentato anche in Veneto, spero che da domani si possa partire". Parole che contraddicono le indicazioni stesse fornite dall'Aifa nel documento ufficiale.
Roberto Burioni sull'Avigan: "Scemenze, novità solo da autorità sanitarie"
Durissimo sulla questione Roberto Burioni, che ha immediatamente derubricato a "scemenza" la notizia relativa all'efficacia del farmaco giapponese. Attraverso un tweet il virologo commenta: "Il farmaco russo, il preparato giapponese, la vitamina C, la pericolosità dell'ibuprofen, i proclami sugli ACE inibitori che i somari scrivono ECA hanno una cosa in comune: sono tutte scemenze. Le novità vi arriveranno dalle autorità sanitarie, non dai social o da YouTube". Successivamente, in una dichiarazione rilasciata ad Adnkronos, Burioni ha specifica che "non esista alcuna evidenza scientifica sull'efficacia del farmaco".