Abruzzo, anziana malata di covid muore in ambulanza perché in ospedale non c’è più posto
Maria Giuseppa Palma, una donna di 80 anni ospite della Rsa Don Orione di Avezzano, è morta in ambulanza di fronte all'ospedale della città abruzzese perché i posti letto riservati ai malati di Covid-19 erano esauriti. La donna aveva contratto il coronavirus nella residenza sanitaria assistenziale in cui è stato individuato un focolaio con decine di contagiati. Stando a quanto riferiscono le cronache dei quotidiani abruzzesi la signora Maria Giuseppa si è aggravata ieri mattina e intorno alle 10 e 30 un'ambulanza l'ha prelevata per portarla in ospedale ad Avezzano: qui però gli operatori sanitari avrebbero ricevuto la comunicazione che i pochi posti letto riservati ai malati di Covid-19, appena 4, erano già occupati. La donna, già in precarie condizioni, è deceduta dopo una lunga attesa.
L'episodio è stato denunciato, tra gli altri, anche dalla sindaca di Luco Dei Marsi Marivera De Rosa che in un post su Facebook ha scritto:
Abbiamo purtroppo dovuto apprendere della morte di una signora originaria di Luco, Maria Giuseppa Palma, avvenuta in circostanze inaccettabili. Ricoverata nella Rsa Don Orione, è deceduta dinanzi all'ospedale, a bordo dell'ambulanza nella quale ha atteso invano il ricovero nell'area Covid di Avezzano, i cui pochi posti letto erano già occupati. Ai familiari le più sentite condoglianze. La vicenda desta tristezza ma anche allarme, perché è evidente che il sistema è già in tilt, e i numeri dell'emergenza che di giorno in giorno si susseguono ci dicono che nel nostro territorio ci si sta avviando rapidamente a un tracollo. La prima linea dell'emergenza opera sempre più in condizioni precarie che, purtroppo, spesso pesano anche sul trattamento delle altre patologie. Ma quello che si sta profilando in questi giorni è uno scenario che era possibile, se non atteso, ed è imperdonabile che oggi ci si trovi impreparati e si lascino i cittadini inermi di fronte al rischio e, ancor peggio, come testimoniato da ultimo anche dalla vicenda che ci tocca così direttamente, nella necessità, fino alle estreme conseguenze. Mancano medici, attrezzature, posti letto.
Anche il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio ha attaccato i vertici sanitari abruzzesi esprimendo “biasimo e deplorazione per chi, avendo la responsabilità della direzione generale sanitaria, si è fatto trovare totalmente impreparato e disorganizzato a questa emergenza ampiamente prevista fin dalla primavera scorsa. La politica regionale seguiti ad assegnare posti di responsabilità a persone assolutamente inadeguate, tanto poi a rimetterci sono i comuni cittadini”.